FOTO24 VIDEO24 2

Genova, perdono i genitori nel giro di un anno: il quartiere si mobilita per aiutare i due fratelli

Gli abitanti di Quezzi si sono da subito mossi per aiutare i ragazzini di 13 e 16 anni, mettendo a disposizione abiti e altri oggetti di cui posso avere bisogno

Ansa

Nel giro di un anno hanno perso prima la mamma e poi il papà, ma il quartiere di Genova dove sono nati e cresciuti non li ha lasciati soli dimostrando grande affetto in un momento così difficile. A Quezzi gli abitanti si sono mobilitati per aiutare due fratelli di 13 e 16 anni attraverso piccole grandi opere di solidarietà, mettendo a disposizione abiti e altri oggetti di cui i ragazzini possono avere bisogno. 

"Abbiamo scelto un negozio in cui i ragazzi potranno andare per fare alcuni acquisti prima di trasferirsi in Sardegna, dove staranno con la zia - spiega il maestro di arti marziali dei ragazzi a GenovaToday -. E sono già arrivate offerte da parrucchieri e altri titolari di attività commerciali che vogliono aiutare in qualche modo, offrendo servizi gratis".

"Non possiamo e non vogliamo lasciare soli due ragazzi nati e cresciuti nel quartiere. La mamma era la maestra di molti bambini della zona - prosegue il maestro Massimo -. Era conosciuta e amata da tutti. I ragazzi hanno dovuto affrontare una durissima prova, e questo è il nostro modo per stare loro vicini prima che se ne vadano".

Chiunque volesse partecipare può fare una donazione presso un negozio di piazza della Vittoria, con cui è stata stipulata una convenzione. "Gli abitanti di Quezzi hanno risposto subito stanno accorrendo in massa per aiutare i ragazzi, e questo scalda il cuore. E al mio appello non ha risposto solo gente di Quezzi, è arrivato anche in altre Regioni, anche con donazioni economiche che non erano state chieste - spiega ancora -. Al primo giorno di raccolta fondi era già stata portata una cifra di gran lunga superiore alle aspettative, e i ragazzi sono riusciti a comprare ciò che gli piaceva. Procederemo con un bonifico alla zia dei ragazzi, la sorella della mamma, con la quale sono in contatto ad Oristano. Cerchiamo di fare un bel regalo di natale ai ragazzi, almeno quello, visto la disgrazia che li ha colpiti".

Espandi