Marina La Rosa, la famosa "gatta morta" della prima edizione del "Grande Fratello", racconta su Instagram di aver subìto delle violenze quando aveva 16 anni. Un ex, un fidanzato più grande di lei, le ha più volte alzato le mani e ha persino cercato di investirla con la moto. Il lungo sfogo arriva nelle ore in cui si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
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"Messina. Ero molto giovane, avevo circa sedici anni quando mi innamorai perdutamente di F. - racconta Marina - Lui era più grande di me ed i suoi occhi erano così belli, così sinceri. Aveva delle mani forti e quando mi abbracciava riuscivo a sentire tutto il suo amore. Anche quando mi picchiava lo sentivo quell’amore. Mi amava così tanto da ingelosirsi per qualunque cosa, si arrabbiava così oltremisura che quella rabbia era per me proporzionale al suo amore".
Marina nascondeva i segni della violenza e lo giustificava: "Ogni tanto capitava che tornassi a casa e mia madre mi chiedesse perché avevo del sangue sul viso ed io tra cadute e graffi del gatto riuscivo sempre a non dirle la verità. Quell’urlarmi in faccia era diventata una modalità ‘normale’ del nostro rapporto ed un giorno F. ha proprio raggiunto l’apice del suo amore... mi fece scendere dalla sua meravigliosa moto lasciandomi a piedi e, mentre camminavo per raggiungere casa, ha cercato di investirmi. Ero molto giovane certo ma ad un certo punto ho capito che di ‘normale’, in quella storia, c’era ben poco. L’amore è amore. E se è tale non fa male".
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