respinta la proposta della merkel

Covid, Austria contraria a linee guida comuni Ue su chiusura piste da sci

Francia, Germania e Italia sono d'accordo a uno stop degli impianti almeno fino al 10 gennaio per evitare nuovi focolai. Ma Bruxelles fa sapere che ogni chiusura è di competenza nazionale

© Ente del Turismo| Valchiavenna  

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha ribadito di essere contrario a linee guida comuni per tutti i Paesi dell'Ue sul funzionamento delle stazioni sciistiche durante la pandemia di Covid-19. Ad avanzare la proposta di una linea comune era stata la cancelliera tedesca Angela Merkel. Secondo Kurz, invece, ogni Paese dovrebbe adottare le proprie misure per riaprire varie aree, anche sportive, a seconda delle statistiche di contagio nazionali.

Merkel: "Favorevole a tenere chiusi impianti sci" La cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando al Bundestag, ha infatti annunciato che il governo federale cercherà una sospensione a livello Ue per tenere chiusi gli impianti sciistici sulle Alpi almeno fino al 10 gennaio. La cancelliera ha riconosciuto però che è difficile riuscirci vista la contrarietà dell'Austria.

La Baviera, nel sud-est della Germania, ha già annunciato la chiusura delle sue stazioni a Natale. "Semplicemente non possiamo avere una classica vacanza sugli sci", ha detto Markus Söder, leader conservatore della regione, esortando gli altri paesi europei a fare lo stesso. La Baviera e le sue piste sono particolarmente apprezzate durante le vacanze di Natale e Capodanno da molti turisti tedeschi e stranieri.

Francia elogia la Germania Sulla linea dura si è schierata anche la Francia "La situazione epidemiologica e quella degli ospedali non ci permette di prevedere una riapertura delle stazioni sciistiche per le vacanze di fine anno", ha detto il primo ministro Jean Castex. "Sarà possibile comunque godere dell'aria delle nostre belle montagne e dei negozi", ha ricordato sottolineando pero' che tutte le piste e gli impianti di risalita saranno chiusi e il governo sta studiando indennizzi" per le attività colpite. 

Il ministro dell'Economia francese ha quindi elogiato la "posizione di saggezza" della cancelliera Merkel. "Credo che la posizione espressa dalla Merkel sia una posizione di saggezza, è' quella difesa dal presidente Macron dal primo giorno", ha dichiarato Bruno Le Maire. "E' sempre stata la posizione espressa dal Presidente della Repubblica quella di avere su questo tema uno stretto coordinamento tra i Paesi europei in modo che entrambi non siano penalizzati dalle decisioni che ciascuno potrebbe prendere", ha specificato. "Su questo tema, come su tutti gli altri, dobbiamo mostrare solidarietà e solidarietà significa accettare di prendere le stesse decisioni su temi in cui ci sono questioni economiche importanti, e questioni di salute che sono anche molto importanti", ha spiegato.

Italia per la linea comune Anche il nostro premier Conte, negli ultimi giorni, ha espresso una posizione vicina a quella della Francia e Germania, non nascondendo anche una forte irritazione per l'Austria e sulla sua ipotesi di una apertura degli impianti anche in contrasto con l'Ue.

Bruxelles: "Stop di competenza dei singoli Stati" La decisione sull'attività sciistica è di competenza nazionale, non europea. Occorre prudenza nel revocare le misure anti-Covid perché questo può provocare la recrudescenza del virus". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea Eric Mamer aggiungendo: "Il nostro ruolo è fare raccomandazioni sanitarie affinché le varie attività si svolgano in condizioni di sicurezza sanitaria. Quindi c'è una vera differenza tra le due dimensioni".