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Vasco Rossi tira a lucido "Colpa d'Alfredo" per festeggiare i 40 anni della sua svolta rock

La nuova edizione del disco è accompagnata da una clip inedita girata per il brano "Anima fragile"

Ufficio stampa

Esce il 27 novembre nella collana "R PLAY Edition 40th" la nuova edizione di "Colpa d'Alfredo" il terzo disco di Vasco Rossi pubblicato originariamente nell'aprile 1980. L'uscita è accompagnata da un corto inedito realizzato per la canzone "Anima fragile", una clip d'animazione diretta dal regista Arturo Bertusi.

Continua così la collezione della serie "R PLAY" dedicata ai 40esimi anniversari degli album di Vasco Rossi, iniziata nel 2018 con la ripubblicazione del primo album "...ma cosa vuoi che sia una canzone...", seguita nel 2019 da "Non siamo mica gli Americani!'. "Progetti come questo sono un sogno per un discografico - spiega Stefano Patara di Sony Music) -. Anche in questo caso Vasco ci ha dimostrato la sua grandezza, non solo per aver proposto l'iniziativa ma anche per l'entusiasmo mostrato nel realizzarla".

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Una riedizione (da 85 euro), quella di "Colpa d'Alfredo" che comprende fra gli altri, il corto, scaricabile in hd; un Hardcoverbook di 32 pagine con contenuti esclusivi (compresa una lunga intervista di Marco Mangiarotti a Vasco Rossi, che parla anche dell'influenza sull'album delle sue letture, da Lacan a Bakunin, e dell'impatto di eventi come la morte di Pinelli), il cd e un lp.

Un nuovo viaggio in un album fondante con canzoni come, la title track, "Colpa d'Alfredo" (che per un famoso verso, nelle intenzioni "'goliardico", molto poco politicamente corretto, non diventò primo singolo: "qualche problema ci fu" spiega Mangiarotti,), "Non l'hai mica capito", "Susanna", "Anima Fragile", "Alibi", "Sensazioni forti", "Tropico del cancro", "Asilo Republic' rimasterizzati partendo dai nastri master analogici. Un processo curato dal sound engineer Maurizio Biancani, storico collaboratore di Vasco Rossi:

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"Colpa d'Alfredo" "rappresenta la svolta rock di Vasco e ne è un elemento importante anche Maurizio Solieri, che diventa a questo punto il chitarrista effettivo della band". Vasco "in quel periodo ascoltava molto i Rolling Stones e i Clash" e dai master originali "trasudano suoni più sporchi e diretti. Io ho cercato di ritirarli fuori. Il rock deve colpire in faccia l'ascoltatore come un cazzotto e le canzoni qui spesso lo fanno". E proprio un pugno in faccia viene evocato anche dalla nuova copertina: non più Vasco Rossi di spalle, ma l'immagine che era "di quarta" nell'album, in realtà nata come cover: Vasco in primo piano con un occhio tumefatto.

A curare il progetto redazionale insieme a Tania Sachs (portavoce da sempre del rocker) c'è Arturo Bertusi, che firma anche la regia del corto di "Anima fragile" (che è anche l'ultimo brano in cui Gaetano Curreri suona il piano per un suo disco di Vasco).

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