E' cambiata. Ha voglia di sperimentare ruoli più drammatici. E ha sentito il bisogno di tornare a indossare la divisa dell'Arma, Manuela Arcuri, in Carabinieri Sotto Copertura per riallacciare quel discorso con il pubblico che era come rimasto sospeso. "Per strada mi chiedevano che fine avesse fatto Paola Vitali" racconta l'attrice a Tgcom. "In Sotto Copertura è stata promossa a brigadiere. Nella prossima fiction sarò invece un'emigrante"
Non c'è fascino della divisa che tenga quando si è di fronte a Manuela. Perché nel suo caso il fascino emana naturalmente da un fisico statuario, sì, ma anche e soprattutto dalla freschezza e dalla spontaneità con cui risponde alle nostre domande nei corridoi degli studi Mediaset di Cologno Monzese. Capelli leggermente ondulati, vestito a stampe aderente e sandali con tacco da cui partono dei lunghi lacci che avvolgono con sensualità le caviglie.
Ha detto di averci lasciato un pezzettino di cuore su quella divisa ed è tornata a indossarla...
Sì, Carabinieri è un progetto che è nato con me e al quale sono molto legata perché mi ha regalato molta popolarità. Due serie fa decisi di abbandonare il mio ruolo per alcune scelte artistiche ma mi resi conto di aver lasciato qualcosa in sospeso. La gente che incontravo per strada mi domandava in continuazione che fine avesse fatto Paola Vitali, e ora ritorna.
Riepiloghiamo: com'era uscita di scena e come la ritroviamo Paola Vitali in Sotto Copertura, che è il primo caso italiano di spin-off (un espediente che permette di riprendere il filo di un personaggio uscito di scena per scoprire che fine abbia fatto)?
Nella terza serie Paola Vitali esce di scena perché viene trasferita in una caserma a Roma, si sa solo questo. In Sotto Copertura rientra con una promozione di grado, non è più carabinere semplice ma indossa la divisa di brigadiere. Ritrova, in modo molto particolare, il suo primo amore, Ettore Bassi. Entrambi daranno la caccia a un boss mafioso.
A luglio la vedremo in un'altra fiction: Onore e rispetto. Si tratta di una storia drammatica, vero?
E' così. La trama racconta le vicissitudini di un gruppo di emigranti che dal Sud, negli anni Cinquanta, si sposta in cerca di fortuna al Nord, per migliorare la propria condizione sociale. Io interpreto Nella, una donna che si trova a dover affrontare una serie di prove molto dure. Perde la madre, rimane incinta, e finirà per prostituirsi. E' un film corale, con un cast d'onore: fra gli altri ci sono Virna Lisi, Gabriel Garko, Michele Placido.
Sta virando verso ruoli più drammatici, è una sua scelta?
Sì, sento il bisogno di cambiare. Finora ho lavorato in commedie brillanti, ma ora credo sia giusto mettermi alla prova con ruoli diversi, che affrontino problematiche come la morte di un parente, il carcere. Mi sento maturata come donna e credo di poterlo esprimere di riflesso nella recitazione.
Dica la verità, ma quanto "carabiniera" si sente nella vita?
Tanto (il volto si apre in un sorriso solare). Quando indossi una divisa avverti un alto grado di responsabilità. Come il mio personaggio Vitali sono molto determinata.
L'abbiamo vista condurre Scherzi a parte. Il ruolo di conduttrice lo ha accantonato del tutto per ora?
Devo dire che mi diverte sempre molto presentare, anche se io non sono una presentatrice. La considero una parentesi, un'alternativa a cui mi dedico sempre volentieri, anche perché i ritmi rispetto al set sono molto diversi, meno pesanti.
A teatro ha ripreso la tournée con Pretty Woman. Quanta Cenerentola c'è in lei? Intanto il suo principe azzurro lo ha trovato e tira pure di scherma...
(Gli occhi di Manuela si illuminano). Il mio amore.... (Aldo Montano). E' vero, ho trovato il mio uomo ideale, si matura anche in questo modo, facendo luce su quello che si cerca nel proprio partner..
Parafrasando il titolo di un'altra sua miniserie, qual è la cosa che ha dovuto finora difendere Con le unghie e con i denti?
Non posso dire la mia vita privata, quella l'avrei difesa volentieri. Posso dire i miei affetti, la mia famiglia, il mio amore, gli amici.