"Ungheria e Polonia hanno posto un veto alla decisione sul Recovery Fund e hanno detto chiaramente che non possono accettare la condizionalità sullo stato di diritto. Questo significa che non possiamo inviare la proposta al Parlamento Ue". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della videoconferenza tra i leader Ue. "Non voglio fare speculazioni su come verrà risolta la questione, dobbiamo sondare tutte le opzioni possibili".
La situazione non si è dunque sbloccata. Viktor Orban e Mateusz Morawiecki, in apertura di videoconferenza dei leader europei, hanno ribadito il veto contro la clausola che subordina l'erogazione dei fondi al rispetto dello stato di diritto. "Abbiamo bisogno che l'intero pacchetto riceva il via libera", ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "La Commissione europea sostiene l'accordo trovato nei negoziati, e per me è anche importante per il futuro avere un bilancio" con il meccanismo dello "stato diritto. Dobbiamo trovare una soluzione, milioni di cittadini aspettano una risposta in questa crisi senza precedenti e dunque continuiamo a lavorare sodo per raggiungere un accordo al più presto".
I tre temi: test, vaccini e misure restrittive Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sottolineato che "la situazione sul Covid-19 in Europa rimane seria e crea preoccupazione, continuiamo a monitorare la situazione da vicino dobbiamo coordinare i nostri sforzi, dobbiamo però rimanere vigilanti". "Abbiamo discusso - ha spiegato - di tre temi: come sviluppare un approccio comune sui test, dobbiamo lavorare per il riconoscimento reciproco. Poi i vaccini ed infine le misure restrittive ed il coordinamento fra Paesi". Sul Bilancio europeo ed il Recovery Fund, ha aggiunto, "dobbiamo restare uniti e attuare al più presto".