La principale causa di morti premature nell'Unione europea è il tabagismo, con circa 700mila decessi all'anno: a lanciare l'allarme è l'Ocse, in un rapporto presentato a Parigi. Secondo l'organizzazione, nonostante i progressi degli ultimi decenni nella riduzione del vizio del fumo, "il consumo di tabacco resta il principale fattore di rischio comportamentale per la salute" mentre l'alcol "contribuisce a circa 255mila-290mila decessi annuali in Ue".
Alcolismo - Nel rapporto "Health at a Glance 2020", l'Ocse sottolinea che le "politiche di controllo dell'alcol hanno ridotto il consumo globale di bevande alcoliche in numerosi Paesi nel corso degli ultimi dieci anni". Ma "il forte consumo resta problematico. Un terzo degli adulti segnalano almeno un episodio di consumo intenso nel corso dell'ultimo mese e oltre un quinto degli adolescenti di 15 anni dichiara di essere stati in stato di ebbrezza più di una volta nella vita".
Inquinamento atmosferico - L'Organizzazione lancia l'allarme anche sugli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute e il benessere. Secondo quanto si legge nel rapporto, tra le 168mila e le 346mila morti premature nei Paesi dell'Unione europea possono essere attribuite all'inquinamento atmosferico dovuto unicamente alle polveri sottili". L'Ocse sottolinea che "benché la qualità dell'aria sia migliorata in gran parte dei Paesi europei nel corso dei due ultimi decenni, i livelli di inquinamento restano superiori alle linee direttrici dell'Oms in gran parte dei Paesi, in particolare, nelle grandi città. Questo ha gravi conseguenze sulla salute della popolazione e sulla mortalità".