Mafia, arrestato il presidente del Consiglio regionale calabrese
L'esponente di Forza Italia, il 68enne Domenico Tallini, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio
Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, il 68enne Domenico Tallini, esponente di Forza Italia, è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. Secondo l'accusa, i rapporti di Tallini con la cosca Grande Aracri avrebbero riguardato la costituzione di una società per la distribuzione di prodotti medicinali.
Il suo contributo sarebbe stato decisivo per favorire e accelerare l'iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni per la costituzione della società.
Diciannove persone poste in arresto Nell'operazione dei carabinieri dei Comandi provinciali di Catanzaro e di Crotone - denominata Farmabusiness - che ha portato all'arresto di Tallini sono coinvolte, complessivamente, 19 persone destinatarie di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda. Sono accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.
Domenico Tallini, il presidente del Consiglio regionale calabrese arrestato per mafia
Indagini portate avanti dal pm Gratteri Il provvedimento trae origine da due attività investigative convergenti, sviluppate rispettivamente dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Crotone, dirette e coordinate dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio. "Le emergenze investigate - è detto in una nota stampa diramata dai carabinieri - hanno riguardato l'operatività della cosca di 'ndrangheta Grande Aracri di Cutro nell'area di origine e nel territorio catanzarese, con particolare riferimento alle iniziative imprenditoriali avviate in quest'ultima provincia mediante il reimpiego di capitali della cosca. In particolare, gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno permesso di definire i nuovi assetti della cosca Grande Aracri dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo Nicolino Grande Aracri.
Diversi imprenditori usati dalla cosca "E' stato accertato anche il ruolo di professionisti e imprenditori nella realizzazione del programma della cosca con riguardo al perseguimento dei vantaggi economici nei diversi settori imprenditoriali di interesse. Le indagini hanno consentito di ricostruire anche specifici episodi intimidatori, tanto riconnessi alla realizzazione dell'iniziativa imprenditoriale della cosca, quanto con specifico scopo estorsivo, oltre che la disponibilità di numerose armi".
Morra: "Tallini per l'Antimafia era impresentabile" "Vi ricordate le ultime regionali calabresi, a gennaio 2020? Questo signore, attuale presidente del Consiglio Regionale della Calabria, di Forza Italia, in virtù del Codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia, risultava impresentabile. A suo avviso ero io che mi accanivo contro di lui per una 'vendetta personale'. Oggi si trova ai domiciliari. Ma era una 'vendetta personale'". Lo afferma il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, commentando l'arresto del presidente del Consiglio regionale della Calabria.
La carriera politica di Tallini Tallini era stato eletto a marzo fino all'ultima seduta del Consiglio regionale della Calabria che è stato sciolto, in seguito alla prematura scomparsa della presidente Jole Santelli il 10 novembre. Tallini è nato a Catanzaro il 29 gennaio 1952, è sposato e ha due figli. Ex dipendente Enel, nelle regionali del 2020 è stato eletto nella circoscrizionale Calabria centro con la lista Forza Italia con oltre 8.000 preferenze. Al vertice della massima assemblea elettiva calabrese è stato eletto a marzo. E' alla sua quarta legislatura. Divenne consigliere regionale per la prima volta nel 2005 tra le fila dell'Udeur con circa 5.000 preferenze; ha ricoperto, tra l'altro, la carica di Presidente della Commissione Speciale di Vigilanza ed è stato anche componente supplente della Commissione di disciplina del personale. E' stato coordinatore di Forza Italia nella provincia di Catanzaro. Si è candidato alle elezioni regionali del 2000, nella lista di FI ottenendo oltre 6.500 preferenze. Nel 2014 è stato rieletto nella circoscrizione Calabria centro con la lista Forza Italia ottenendo 11.000 preferenze. Ha ricoperto la carica di vicepresidente della IV Commissione consiliare "Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell'ambiente", nonché di componente della Giunta delle elezioni. Nel 2010 è stato eletto nella circoscrizione Calabria centro con la lista Pdl con circa 10.000 preferenze. Dal 2010 al 2014 è stato Assessore al Personale.
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