A "Jazz Meeting" Roberto Cipelli presenta il suo nuovo lavoro "L'equilibrio di Nash"
Tgcom24 ha incontrato il pianista per farsi raccontare l'album realizzato in tandem con Paolo Fresu
“L’Equilibrio Di Nash”, pubblicato da Tǔk Music, è il nuovo lavoro discografico del pianista e compositore Roberto Cipelli, con Paolo Fresu. L’album è il coronamento di un rapporto che dura da 36 anni all’interno dello storico quintetto del trombettista sardo, collaborazione impregnata di profonda e duratura amicizia tra i due musicisti, che li ha portati finalmente a incidere un album a due voci. “L’Equilibrio di Nash” è una serie di strategie nella teoria dei giochi, per il quale in una situazione di equilibrio un giocatore effettua una mossa ardita ed improvvisa, alla quale l’altro risponde con una altrettanto coraggiosa, con lo scopo di mantenere l’equilibrio: una accurata metafora dell’interplay tra musicisti che improvvisano su un palco.
Roberto Cipelli, ospite a Jazz Meeting, parla così dell’inizio del progetto. "'L’Equilibrio Di Nash' - dice -, è nato in un bar bevendo un caffè, ricordavo a Paolo un disco di Paul Bley con Chet Baker che si chiama “Diane”, dal momento che avevo della musica mia che stava nel mood di quel disco".
Quale è la tua impressione sul progetto?
Nonostante la nostra lunga collaborazione, non abbiamo mai fatto un disco in duo, con questo nuovo progetto discografico abbiamo colmato un vuoto. Ai cinque pezzi composti da me, abbiamo aggiunto altri classici melodie italiane come “Parlami d’amore Mariù" o una composizione di Monteverdi. Il grande compositore, di Cremona come me, ha delle melodie che sono ancora bellissime, entrambi lo amiamo molto. Devo ringraziare Paolo che per la scelta del repertorio si è fidato di me, mi sembrano tutti brani adatti per la realtà del duo. Sia io che Paolo amiamo la melodia, ci siamo ritrovati in un unico solco.
Il disco è stato pubblicato per la Tǔk , etichetta di Paolo Fresu...
E’ stato lo stesso Fresu, dopo avere ascoltato il disco che mi ha suggerito di “tenerlo in casa”, pubblicandolo per la sua etichetta. La nostra collaborazione è ormai quasi quarantennale, non gli ho potuto dire di no, anzi ho accettato con entusiasmo la sua scelta. Tǔk è un grande conquista di Paolo, è un po’ come la sua famiglia musicale. In essa Fresu ha riversato tutte le sue energie, investendo e soprattutto valorizzando i giovani, che in un periodo come questo hanno molto da dire e non vengono accettati nei soliti circuiti del jazz italiano.
L’immagine di copertina è dell’artista bresciana Paola Pezzi, che prosegue la sua preziosa collaborazione con la Tǔk Music: si tratta della terza opera, dopo quelle apparse su: "The Future is a Tree" di Marco Bardoscia e "reWanderlust" del Paolo Fresu Quintet.
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