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Vignette su Maometto, il Pakistan espelle l'ambasciatore francese

La decisione dopo l'accordo del governo di Islamabad con i leader del movimento fondamentalista islamico, che da due giorni mobilitava migliaia di manifestanti in un sit-in di protesta

Ansa

Scatta la "guerra diplomatica" del Pakistan contro la Francia in seguito alla decisione del governo francese di pubblicare le vignette sul profeta Maometto. Islamabad ha infatti deciso di espellere "l'ambasciatore francese entro due o tre mesi, non nominerà un suo ambasciatore in Francia e boicotterà tutti i prodotti francesi". E' quanto stabilisce l'accordo del governo con i leader del movimento fondamentalista islamico Tehreek-Labbaikh. 

Da due giorni il gruppo radicale sta mobilitando migliaia di manifestanti in un sit-in di protesta contro l'esecutivo di Parigi in merito alla questione delle vignette sul profeta. A scatenare la rabbia di molti islamici era stata la mossa del presidente francese Emmanuel Macron che, dopo la decapitazione i un insegnante francese che aveva mostrato in classe le vignette, aveva ribadito "Non cederemo mai" pianificando poi di affrontare quella che si configura come una "società parallela islamica" in Francia. 

Molti i leader dei Paesi islamici che hanno reagito a questa presa di posizione, e tra loro anche il pakistano Imran Khan, che ha accusato Parigi per "aver attaccato i musulmani". Ora arriva questo accordo dell'esecutivo di Islamabad siglato, oltre che dal premier, dai ministri dell'Interno e degli Affari religiosi con il movimento islamico. 

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