spesa massima 126 milioni all'anno

Manovra, bozza: 2.800 assunzioni al Sud per l'utilizzo efficace dei Fondi Ue

Le Regioni interessate sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

Per il "rafforzamento delle politiche di coesione territoriale nel Mezzogiorno" sono autorizzate 2.800 assunzioni a tempo determinato di durata corrispondente ai programmi operativi complementari e comunque non superiore a 36 mesi. Lo si legge nell'ultima bozza della Manovra. Lo scopo è rafforzare la capacità amministrativa, elemento cruciale dell'utilizzo efficiente ed efficace dei Fondi Ue della politica di coesione.

Le Regioni interessate sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La spesa massima autorizzata è di 126 milioni all'anno per il triennio 2021-2023.  "Il rafforzamento della capacità amministrativa - viene specificato nella relazione illustrativa all'articolo - è un elemento cruciale dell'utilizzo efficiente ed efficace dei Fondi della politica di coesione".

Credito d'imposta investimenti al Sud fino al 2022 Per le stesse Regioni, il credito d'imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19, viene prorogato per il 2021 ed anche per il 2022. Viene inoltre specificato che lo sgravio è del 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio e' almeno pari a 43 milioni di euro; del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro; e del 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro. La proroga era una delle misure annunciate già al Consiglio dei ministri di ottobre, ma solo per il 2021.

Ferreira: "Fondi Ue sfida e opportunità per l'Italia" Nel 2014-20 "l'Italia ha ricevuto tra i 44 e i 45 miliardi di euro di contributi Ue in fondi strutturali", nel prossimo periodo, se si contano tutti gli strumenti Ue per la ripresa, "riceverà tre volte di più, una sfida, ma anche una grande opportunità". Lo dice la Commissaria europea alla Coesione e alle Riforme, Elisa Ferreira. Il nostro Paese al momento ha speso il 40% dei fondi 2014-20. "La media europea è un po' più alta - spiega la Commissaria - ma l'Italia ha fatto progressi significativi, e speriamo continui, per avere pieno utilizzo di questi contributi e dei prossimi". L'opportunità più grande, secondo Ferreira, è "riformare la pubblica amministrazione".