"Il maledetto Covid 19 ha colpito anche me". Christian De Sica confessa a "Il Messaggero" di essere tornato da appena 4 giorni negativo al tampone, dopo aver contratto il coronavirus: "Ringraziando Dio me la sono cavata con una febbriciattola e debolezza diffusa, ho potuto curarmi in casa...", racconta l'attore, che a breve comincerà le riprese di "Chi ha incastrato Babbo Natale" in cui reciterà nei panni del "vecchione vestito di rosso, un po' rimbambito e vittima del truffatore napoletano Alessandro Siani".
E aspettando l'uscita del suo ultimo film "Un Natale su Marte", girato in coppia con Massimo Boldi, l'attore romano, 69 anni, cerca di sdrammatizzare ostentando un po' di ottimismo, ma non può che ammettere la drammaticità del momento che stiamo vivendo tutti: "Io sono alle soglie dei 70, ho sconfitto il Covid e ho una grande fiducia nel futuro. Voglio morire giocando con un trenino" e aggiunge: "In situazioni come questa bisogna avere un atteggiamento positivo. E io per fortuna ora sto bene. Ma ricordo a tutti che il virus è una bruttissima bestia da cui bisogna difendersi".
Anche per lui però quest'anno il Natale sarà in versione covid, ovvero ristretta, niente mega cenoni e grandi feste: "Rimarrò a Roma. Faremo un Natale in forma ristrettissima senza parenti, senza amici e senza celebrazioni. E con una grande amarezza nel cuore perché le cose vanno male...", confessa invitando a cogliere il lato positivo della situazione: "Mangeremo di meno, evitando così di mettersi a dieta dopo le feste. E tutti esulteranno perché per la prima volta non dovranno preoccuparsi di fare i regali. L'incubo di sempre".
Poi De Sica ricorda la difficile situazione dei lavoratori dello spettacolo:"Nel cinema non paga quasi più nessuno. Non parlo per me che ho dei produttori corretti, ma per le centinaia di lavoratori dello spettacolo che, per colpa della pandemia, si sono ritrovati senza lavoro".
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