Sanità Calabria, Strada: "Io disponibile ma dal governo nessuna proposta"
Il fondatore di Emergency, chiamato in causa per occuparsi dell'emergenza sanitaria nella regione, chiarisce di non voler essere solo "un candidato di facciata"
Gino Strada, fondatore di Emergency, non si occuperà dell'emergenza sanitaria in Calabria, dopo le dimissioni di Cotticelli e le polemiche sul successore Zuccatelli. Lo chiarisce lui stesso su Facebook in cui dice che, dopo i primi colloqui, nessuno dal governo si è fatto avanti. "Non sono disponibile a fare il candidato di facciata, ma metterei a disposizione la mia esperienza - spiega - solo se ci fosse la volontà per un reale cambiamento".
"Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene piu' adatto a questo incarico. Non voglio però neanche alimentare l'equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di Emergency che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa - aggiunge -. Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l'occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l'apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di Emergency".
Nei giorni scorsi il presidente facente funzione della Giunta regionale Nino Spirlì aveva rispedito al mittente l'ipotesi del governo di inviare Strada in Calabria per riorganizzare la rete ospedaliera. "Non abbiamo bisogno di medici missionari africani", aveva detto. I primi a parlare e volere la candidatura di Strada sono stati il movimento delle Sardine e anche M5s. Sabato il presidente della commissione antimafia Nicola Morra aveva nuovamente caldeggiato il nome di Strada sottolineando la possibilità di "cambiamento".
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