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Ambra Angiolini e la bulimia: "Mangiavo perché ero incapace di chiedere aiuto"

L'attrice presenta a "Verissimo" il suo libro "InFame", in cui racconta il periodo in cui soffriva di disturbi alimentari

Ufficio stampa

Nel salotto di "Verissimo" questa settimana ospite Ambra Angiolini, per presentare il suo libro "InFame" e raccontare la sua lunga battaglia contro la bulimia: “Mangiare era il modo di sfogare la mia incapacità di chiedere aiuto. Ho sempre cercato di fare male a me stessa e mai agli altri. Ad un certo punto, non riesci più a vedere lucidamente quello che succede fuori. Tutto il percorso è buio e luce”. 

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A Silvia Toffanin, che le chiede quale sia stato il momento più buio, Ambra risponde: “Hai dei momenti di grande felicità alternati a momenti di disperazione totale. Quando però perdi anche il motivo per il quale succede, lì cominci ad avere una paura che ti porta a cercare altro senza stancarti mai, fino a che, ma non per tutti, arriva il lieto fine...”.

Salvata da Renga e dalla figlia Jolanda - Il lieto fine c'è fortunatamente stato per Ambra, grazie anche all’arrivo della sua prima figlia Jolanda: “Lei ha fatto in modo che la mia pancia diventasse improvvisamente il posto più accogliente e pieno della terra. In un momento in cui mai avrei voluto che accadesse, me la sono dovuta portare dentro per nove mesi finché non è uscito il mio miracolo più bello”. Anche l’ex marito Francesco Renga è stato fondamentale per il percorso di guarigione dell’attrice: “Francesco era bulimico di sorrisi, rideva sempre. Ho capito che avevamo qualcosa in comune, ci siamo presi per mano e riconosciuti”.

"Ho scritto il libro grazie ad Allegri" - Adesso Ambra è felice insieme all’allenatore di calcio Massimiliano Allegri: “Lui mi ha regalato il tempo per fare una delle cose delle quali vado più orgogliosa di tutta la mia vita professionale: scrivere un libro. Mi ha lasciato la possibilità di pensare a nient’altro che alla mia storia”.

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