Italia di charme

Verona e dintorni: tra romanticismo, paesaggi e castelli

Una storia per immagini di un territorio magico, da scoprire e da visitare non appena possibile

A piedi, facendo jogging, in bicicletta, o addirittura dal divano di casa per immagini, a seconda delle attività consentite dalle norme restrittive per contrastare la pandemia di Covid: il territorio intorno a Verona merita di essere esplorato, qualunque siano i mezzi a nostra disposizione. Si possono ripercorrere i passi di Dante Alighieri che peregrinò a lungo tra Verona e Soave, oppure viaggiare alla scoperta degli splendidi castelli della regione, o ancora inoltrarsi tra vigneti e paesaggi di campagna in un territorio suggestivo. 

PER I ROMANTICI – Oltre alla casa di Giulietta, a Verona, tempio celeberrimo dell’amore e punto di riferimento degli innamorati di tutto il mondo, è molto suggestiva una passeggiata sul ponte di Castelvecchio, che permette di scavalcare il fiume Adige nel cuore della città, tra paesaggi fluviali molto suggestivi anche in autunno. Il ponte fa parte dell’omonimo Castello, che oggi ospita il Museo civico. Qui sono conservati sculture, dipinti, affreschi e una collezione di armi esposta nella Torre del Mastio. La fortezza fu fatta costruire da Cangrande II della Scala, ma al suo interno in tempi recenti è stata collocata anche una statua del suo predecessore, Cangrande I, il quale offrì ospitalità a Dante presso la sua corte durante l’esilio del Poeta da Firenze. Tra le torri del castello si trova anche un giardino pensile.

PER CHI ADORA I PAESAGGI LACUSTRI – La sponda veronese del Lago di Garda offre tante suggestioni e luoghi di interesse. Si può ammirare un panorama davvero mozzafiato dalla piattaforma del “Rivellino” e dalla torre del Castello scaligero di Malcesine. Il castello, monumento nazionale dal 1902, ospita oggi il Museo di storia Naturale. Nella “Sala Goethe”, un tempo adibita a polveriera dagli Austriaci, oggi sono esposte le immagini del lago e del Castello che il poeta Goethe realizzò in occasione del suo viaggio in Italia. Procedendo lungo il litorale del lago fino a Peschiera del Garda, vale senz’altro la pena fare una sosta per visitare la città fortificata, dichiarata Patrimonio Unesco. La cinta muraria cinquecentesca a pianta pentagonale custodisce il centro storico, al quale si accede attraverso imponenti porte. 

PER I WINE LOVERS – Il percorso ideale si snoda in Valpolicella, tra le colline sulle quali si coltivano i vitigni dai quali si ricava l’Amarone, vino di culto di questa regione. Un bell’itinerario, da percorrere anche in bicicletta, porta a Forte Masua, una fortificazione costruita tra il 1880 e il 1885 come linea di difesa contro un eventuale attacco dell’esercito austriaco. Situato sul monte omonimo a un’altitudine di circa 940 metri, sovrasta la Valle dell’Adige: dopo la Prima guerra mondiale il forte fu adibito a deposito e in seguito dismesso. Oggi è di proprietà privata, ma rappresenta una piacevole tappa di interesse storico per un giro in bici nella Valpolicella per immergersi in un paesaggio impreziosito da ville di grande pregio ed abbellito da capitelli, chiesette, pievi, contrade e corti. Si può anche, perché no?, fare una tappa ogni tanto, per visitare una delle numerose aziende vinicole locali.  

PER I BIKERS – A est di Verona si incontrano le colline del Soave, altra grande regione vinicola, che propone numerosi e interessanti percorsi cicloturistici. Oltre all’asse principale della Via del Vino Soave, può essere molto piacevole visitare in bicicletta i numerosi castelli della zona, grazie a una rete di percorsi ciclopedonali o di strade rurali a bassa intensità di traffico veicolare. Il punto di partenza è offerto dal Castello di Soave, la cui caratteristica merlatura svetta tra le colline dei vigneti. Il castello è stato costruito a scopo difensivo dai popoli del Centro Europa e offre dai suoi camminamenti una splendida vista che arriva fino ai Monti Lessini. Tra gli illustri visitatori di questo castello, secondo la tradizione, ci fu anche Dante Alighieri nel periodo in cui fu ospite di Cangrande della Scala. 

PER CHI AMA LA STORIA – Nella pianura veronese si trova il Castello Scaligero di Villafranca di Verona. Iniziato nel 1199, il castello faceva parte di un più ampio sistema difensivo che lo collegava ad altri quattro castelli (Borghetto, Valeggio, Gherla e Nogarole Rocca), per mezzo di una muraglia di 13 chilometri, chiamata il Serraglio, terminato nel 1345 e di cui oggi restano solo alcune tracce. Fu infatti abbandonato dopo la seconda metà del 1400 e recuperato da privati che lo acquistarono e restaurarono alcuni secoli dopo. Sulla torre principale campeggia un orologio che risale al 1890, anno in cui fur iscostruita la torre stessa.  Molto interessante è anche il Castello di Tregnago, situato nel cuore della vallata d’Illasi, a est di Verona, anch’esso costruito dagli Scaligeri a scopo difensivo e concepito per ospitare persone e greggi al suo interno. Venne donato al comune di Tregnago da Cangrande della Scala nel 1328. Oggi rimangono solo alcuni resti dell’intera struttura, risalente all'XI-XII secolo.