Coronavirus, stretta in Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia: ordinanze delle Regioni, negozi riservati agli anziani nelle prime ore del giorno
Giro di vite dei governatori per contenere i contagi ed evitare di passare dalla zona "gialla" a quella "arancione"
Negozi chiusi la domenica in Emilia-Romagna, stop alle passeggiate nei centri storici in Veneto, negozi riservati agli anziani durante le prime ore del giorno in Friuli-Venezia Giulia: sono alcune delle ordinanze che i governatori delle tre Regioni, pur ancora posizionate in fascia "gialla", hanno appena emanato. L'obiettivo è quello di contenere i contagi da coronavirus per non transitare tra le Regioni "arancioni" e subire maggiori limitazioni.
Friuli, negozi riservati agli anziani nelle prime ore del giorno In Friuli-Venezia Giulia l'ordinanza "garantisce sotto forma di raccomandazione l'accesso agli esercizi commerciali di grandi e medie strutture di vendita nelle prime due ore della giornata agli anziani". "Non è che un over 65 non può andare a fare acquisti in orari diversi, ma cerchiamo di garantire delle fasce protette. Non è una limitazione, ma una raccomandazione che facciamo agli esercizi di organizzarsi e favorire l'ingresso riservato nelle prime due ore di apertura degli esercizi", ha spiegato il governatore Massimiliano Fedriga. La misura riguarda le attività di grandi dimensioni, "non parliamo dei negozi di vicinato".
Veneto, vietato passeggiare nei centri storici Da venerdì 13 novembre al 3 dicembre in Veneto non sarà consentito passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate. Lo prevede l'ordinanza illustrata dal presidente Luca Zaia. "Niente 'vasca' - ha spiegato - niente struscio e non si affollano le spiagge". "Abbiamo l'ordinanza. Non è un atto d'imperio, ma è anche un po' un fallimento", ha spiegato Zaia, sottolineando: "E' un segno dei tempi, perché in un mondo dove si rispettano regole non servirebbe a nulla. Si cerca di intercettare gli irriducibili. E' un fallimento sociale perché il buonsenso non è per tutti".
Emilia-Romagna, negozi chiusi la domenica In Emilia-Romagna negozi chiusi la domenica, con le eccezioni di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole. E' la principale novità introdotta dall'ordinanza anti assembramenti della Regione. Rimangono aperti bar e ristoranti, con la limitazione imposta dal Dpcm di chiusura alle 18.
Da sabato giro di vite in Alto Adige, già zona rossa E' stata pubblicata l'ordinanza contingibile e urgente n.69 del presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che contiene "ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19". L'ordinanza entra in vigore sabato. L'Alto Adige è già zona rossa, ma per frenare la diffusione della pandemia applica un ulteriore giro di vite, chiudendo le scuola per una settimana con assistenza per figli di persone che lavorano nei servizi essenziali.
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Lazio, verso stop a mercati e maxi store nel weekend La Regione Lazio si appresta a varare un'ordinanza, allo scopo di prevenzione, che vede la chiusura nei giorni prefestivi e festivi di grandi strutture di 2.500 mq, ovvero i maxi store, fatto salvo le rivendite di generi alimentari, le edicole, i tabaccai, le farmacie. Inoltre nell'ordinanza attualmente allo studio si prevede anche la chiusura dei mercati non alimentari nei festivi e viene ribadito il rigoroso rispetto delle misure anti-Covid nelle strutture che resteranno aperte.
Liguria, a Genova vietate le passeggiate sul lungomare "Stiamo lavorando a un'ordinanza con cui già da questo sabato e domenica vieteremo il passeggio in alcune parti della città, pensiamo le classiche passeggiate e le spiagge". Lo ha annunciato il sindaco di Genova Marco Bucci durante il punto stampa Covid in Regione. "Questo per vedere al più presto la curva dei contagi scendere ancora di più e sparire", ha detto. Il sindaco ha spiegato che il "transito per raggiungere le attività commerciali sarà consentito". Inoltre i parchi resteranno aperti ma controllati: "Metteremo personale della protezione civile a controllo dei parchi per verificare che si faccia il corretto uso delle mascherine e che non ci siano assembramenti", ha aggiunto Bucci.
Sicilia, scuole chiuse a Palermo da lunedì Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha firmato un'ordinanza che da lunedì porterà alla chiusura delle scuole dell'obbligo in città: "Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere a Palermo e della tenuta del sistema sanitario complessivamente a livello regionale, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi in tutta la Regione oltre che nella città e nell'area metropolitana di Palermo, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì la chiusura di tutte le scuole dell'obbligo della città".
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