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Coronavirus, Ats Milano: "Con il lockdown, indice Rt quasi dimezzato"

Ad oggi solo 232 medici di base su 2.500 hanno aderito alla richiesta di fare i tamponi nei loro studi

Coronavirus, l'Esercito torna in strada: Operazione Igea per fare 30mila tamponi al giorno

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Circa 1.400 unità impegnate, distribuite in 200 team in grado di eseguire fino a 30mila tamponi al giorno, operative a partire dal prossimo fine settimana. E' questo il contributo dell' "Operazione Igea", condotta da team interforze della Difesa, composti da personale di tutte le Forze Armate, che il Ministero ha messo a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi. "La Difesa - ha detto il ministro Lorenzo Guerini - è in campo dall'inizio di questa emergenza e ha messo a disposizione da subito tutte le sue capacita' e mezzi. Anche in questa fase, gli uomini e le donne di tutte le Forze Armate, continueranno ad operare al servizio dei cittadini con impegno e determinazione".

"L'Rt di Milano oggi era attorno a 1,25, con il lockdown si sta riducendo di giorno in giorno e si è quasi dimezzato rispetto al momento di picco". Lo ha annunciato il direttore generale dell'Ats di Milano, Walter Bergamaschi. Sull'adesione dei medici di base alla richiesta di fare i tamponi nei loro studi, Bergamaschi ha spiegato che "siamo intorno al 10%, anche un pochino meno. Su 2.500 solo 232 hanno aderito fino ad oggi".

"Va detto  - ha spiegato Bergamaschi - che la richiesta è partita la settimana scorsa e quindi alcuni colleghi si stanno ancora orientando. I dati raccolti finora ci portano però a dire che c'è il 10% di adesione, con 64 casi su 232 che hanno fatto richiesta di poter operare in una sede esterna".

"Abbiamo raccolto le loro richieste e chiesto a tutte le strutture ospedaliere di poter mettere i poliambulatori a disposizione dei medici che lo richiedono, in modo da potergli dare spazi adeguati, in una struttura dove oltre tamponi e test si possano fare anche approfondimenti diagnostici e si possa garantire un percorso clinico per il paziente", ha concluso il direttore dell'Ats di Milano.

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