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Vaccini antinfluenzali, boom di richieste ma non si trovano le dosi

In Lombardia arrivata finora una dose su quattro, ma la Regione assicura che presto ci saranno altre tranche. Più virtuose Campania, Lazio, Liguria, Sardegna e Sicilia

Continuano le vaccinazioni contro l'influenza, anche se a macchia di leopardo e con ritardi nelle dosi previste. I medici hanno completato più della metà della quota stabilita dal piano vaccinale (che si attesta intorno ai 18 milioni di dosi) ma continuano a ricevere numerose richieste. In Lombardia è arrivata finora una dose su quattro, ma la Regione assicura che presto ci saranno altre tranche.

In media, in questa prima fase, secondo quanto emerge dai dati del Centro studi della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di famiglia, ogni medico ha somministrato 242 dosi ad altrettanti pazienti. 

Spiega Tommasa Maio, responsabile dell'area vaccini della Fimmg, che per primi a partire con la campagna vaccinale, nella prima decade di ottobre, sono state le Regioni Campania, Lazio, Liguria, Sardegna e Sicilia e la Provincia autonoma di Trento. Buona parte delle altre Regioni hanno avviato la loro campagna tra la seconda e la terza settimana di ottobre. Il Piemonte, per ultima, ha iniziato il 26. "A oggi le dosi che sono state consegnate ai medici sono state quasi tutte somministrate - dice Maio - . I medici di famiglia hanno lavorato moltissimo e hanno esigenza di avere le altre - aggiunge - Non solo ne hanno diritto ma hanno bisogno di averle perché ci sono pazienti che pressano per essere vaccinati".

L'appello delle farmacie Nelle farmacie la situazione, secondo Federfarma, è "a macchia di leopardo" e resta critica in diverse Regioni. Nel Lazio, in Emilia-Romagna e in Liguria è possibile trovare l'anti-influenzale in farmacia. Alle altre Regioni il segretario della Federazione dei farmacisti, Roberto Tobia, chiede di adempiere "secondo quanto previsto dalla Conferenza Stato-Regioni", che assegnava loro la quota dell'1,5% del totale delle dosi del piano vaccinale e di valutare, insieme al ministero e all'Aifa, "la possibilità di importare le dosi dall'estero".

"La quantità che noi pensavamo di avere in farmacia era intorno alle 2 milioni di dosi, visto che lo scorso anno ne erano state dispensate 900mila - aggiunge il segretario di Federfarma - . La promessa dell'1,5% riesce a coprire circa 250mila dosi. Le farmacie sono tempestate di richieste e prenotazioni di clienti". 

Il caso Lombardia La Regione, rispetto alle altre, si è mossa ai primi di settembre per acquistare le dosi e questo ha avuto ripercussioni sulla distribuzione. Secondo il Corriere della Sera, sono stati ordinati 2 milioni e 780mila antinfluenzali, ma al momento ne sono stati consegnati 792mila. Una nota dell'assessorato alla Sanità prova però a rassicurare gli operatori e i cittadini, garantendo che "i medici di Medicina generale potranno prenotare e ritirare in farmacia la prima tranche delle dosi dei vaccini destinati agli over 65 dal 18 novembre". 

Milano, l'Esercito attiva il punto vaccinale antinfluenzale: 600 dosi al giorno

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All'ospedale militare di Via Saint Bon a Milano è partita la campagna vaccinale in collaborazione tra "ASST Santi Paolo e Carlo" ed Esercito per somministrare il vaccino antinfluenzale partendo dalle categorie considerate a rischio. E' possibile prenotarsi attraverso un numero verde attivato da Regione Lombardia 800638638. La capacità della struttura, al momento, è di 600 vaccini al giorno. Ad annunciarlo sono Matteo Stocco Direttore Generale ASST Santi Paolo e Carlo e il Colonnello Fabio Zullino, direttore del centro ospedaliero militare (nelle foto).

Il vaccino è consigliato tra 6 mesi e 6 anni e sopra a 60 anni. Alle farmacie le Regioni hanno ceduto l’1,5% delle loro scorte per le categorie non a rischio.

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