La sua battaglia con la salute mentale dura ormai da tempo e adesso Sinead O'Connor sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno. Su Twitter la cantante di "Nothing Compares 2 U" ha annunciato che tutti i suoi concerti saranno rimandati al 2022 in modo "che io possa partecipare a un programma di riabilitazione per traumi e dipendenze", confessando poi di aver trascorso gli ultimi sei anni tra continui eventi traumatici.
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L'artista irlandese ha fatto l'annuncio martedì sul profilo Twitter dove è registrata con il nome islamico Shuhada Sadaqat, adottato dopo la sua conversione all'Islam.
Con una serie di post la O'Connor, 53 anni, ha spiegato la sua scelta di cominciare un trattamento di riabilitazione raccontando che quest'anno ha perso qualcuno di "molto amato", e questo ennesimo evento traumatico l'ha portata in breve a diventare "dipendente da una droga diversa dall'erba".
Dalla marijuana del resto la cantante vincitrice di un Grammy ha aggiunto di aver avuto una dipendenza durata ben 34 anni.
"Sono cresciuta con molti traumi e abusi. Poi sono entrata direttamente nel mondo della musica. E non ho mai imparato davvero come fare a vivere una vita normale", aggiunge in un tweet.
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Il mese scorso Sinead aveva fatto uno straziante appello social in cui chiedeva aiuto per procurarsi da mangiare perché stava morendo di fame a causa di un'agorafobia, che le impediva di uscire e acquistare cibo in un negozio.
Nel 2017 aveva rivelato su "Dr. Phil" di aver cercato di uccidersi otto volte in un anno e che sua madre l'aveva picchiata ogni giorno.
Quello stesso anno aveva condiviso un post inquietante su Facebook in cui diceva, tra le lacrime, che si era ridotta a vivere in un motel del New Jersey e che per due anni la sua vita era stata solo un tentativo di non morire.
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