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Covid, Brusaferro: "L'indice Rt rallenta, ma va portato sotto 1" | "Rischio alto di saturazione delle terapie intensive"

Per il presidente dell'Iss "oggi ci troviamo in una situazione di rischio alto, con necessità di misure sociali per rallentare il virus". Locatelli: "Dotare tutto il territorio di saturimetri"

L'Italia del coronavirus è "un Paese a scenario 3", con un indice Rt che a livello nazionale è a 1,7. A fornire il dato è il presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, secondo il quale l'indice "ha mostrato un rallentamento nella sua crescita, ma per ridurre i casi dobbiamo portare l'Rt sotto 1". mentre ora tutte le regioni "sono sopra Rt 1, e in alcuni casi a 2".

Per Brusaferro, "tutti i sistemi vanno bene ma la battaglia per riportare l'epidemia da ad una dimensione sostenibile passa soprattutto dai comportamenti quotidiani di ognuno: mascherine, igiene e distanze sono la chiave di lettura per riportare la curva a dimensione contenuta". L'attenzione è soprattutto sulla situazione negli ospedali. "In alcune Regioni si è superata la soglia critica per l'occupazione dei nosocomi e c'è probabilità alta in tutta Italia di saturazione entro un mese per le terapie intensive. Quindi c'è l'allerta e non possiamo permetterci di prendere sotto gamba la situazione".

In corso l'analisi per i dati della Campania "Oggi ci troviamo in una situazione di rischio alto con necessità di misure di mitigazione, cioé misure sociali per rallentare il virus", ha ribadito Brusaferro. Quanto alla situazione in Campania, "riteniamo validi i dati, ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso".

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Locatelli: "Esiti del vaccino già positivi in fase preclinica" Alla conferenza stampa della Cabina di regia ha preso parte anche il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Il vaccino Pfizer, ha spiegato, "già nella fase preclinica aveva dato riscontri positivi in termini di immunità sterilizzante, che previene infezione, e l'immunità da malattia, cioé in termini di capacità di proteggere dalla malattia vera e propria". 

"Dotare tutto il territorio di saturimetri" - Locatelli ha inoltre detto che "c'è uno sforzo per cercare di dotare capillarmente il territorio nazionale di saturimetri, che devono diventare una sorta di secondo termometro per seguire il monitoraggi dei soggetti infettati a domicilio e in questo contesto il ruolo dei medici di famiglia è fondamentale".

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