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L'Aquila, rubano il pc che serve alla figlia per la dad: gara di solidarietà per l'artista di strada

In pochi giorni raggiunta la somma per acquistare un nuovo dispositivo. I fondi in più saranno donati ad altri bisognosi, per espressa volontà della derubata

Ansa

Per vivere, di mestiere fa ridere, ma il furto del pc sul quale la figlia studia in didattica a distanza ha reso l'ultimo suo mese di vita e di lavoro più triste. Fino all'intervento dei concittadini che le hanno restituito il sorriso. Ecco cosa è accaduto: era l'8 ottobre quando Emilia F., artista di strada e giocoliera conosciuta come Giotta, intratteneva, come suo solito, i passanti per le vie del centro de L'Aquila: l'abilità con le palline e la sua allegria conquistano tutti, da tempo. Ma quel pomeriggio viene rovinato dal furto del suo "carrettino", con gli attrezzi di scena e quel prezioso pc comprato per la figlia che deve seguire la dad. Per settimane Giotta ha atteso che il ladro tornasse sui suoi passi. Invano. Alla fine il passaparola ha innescato la solidarietà della città. Alla figlia liceale è stato donato prima un pc usato e ora le verrà comprato un dispositivo nuovo. Inoltre, quella raccolta fondi servirà per aiutare altre persone in difficoltà. Così ha voluto Giotta.

Una storia di grande solidarietà - "Ho davvero fatto grandi sacrifici per poter comprare quel pc - scriveva la derubata, raccontando pochi giorni fa su Facebook il furto subito settimane prima. - Chiedo il vostro aiuto: se possibile farmelo riavere anche in anonimo, ringrazio tutti coloro che leggono questo mio messaggio".

Queste parole non sono cadute nel vuoto. Un professore universitario ha donato un pc usato alla studentessa. Ma non è finita qui.

"Emilia è una grande lavoratrice e una persona gentilissima con tutti, il furto che ha subito è ingiusto e la città de L'Aquila vuole esserle vicino", riferisce sempre sui social un suo concittadino, che informato subito del furto si è immediatamente attivato per fornire aiuto alla derubata. 

"La stessa sera incontrai Emilia in centro ed era particolarmente scossa, mi raccontò l’accaduto e decidemmo di sporgere denuncia per il furto, - continua la narrazione della vicenda. - Emilia contava nelle indagini e ha aspettato alcune settimane, invano, sperando che chi si fosse appropriato della sua proprietà provasse un minimo pentimento e riconsegnasse la refurtiva, ma così non è stato".

Fino al lieto fine: "In cuor mio ero certo che la città non solo si sarebbe indignata per il furto ma avrebbe anche risposto con spirito solidale e partecipativo per aiutare Giotta e sua figlia e così è stato, oltre ogni più rosea aspettativa".

"Sono in tanti a voler aiutare e penso che questo spirito di umana solidarietà non vada disperso. Così abbiamo deciso di attivarci per creare una raccolta e con il ricavato comprare in un negozio aquilano un computer nuovo e uguale a quello rubato per dimostrare a Emilia il sostegno della città e per permettere a lei oltre che alla figlia di lavorare da casa e pubblicizzare la sua attività".

Una volta innescata, la solidarietà si dimostra sempre un'onda travolgente. Lunedì 9 novembre la raccolta sarà sospesa perché l'obiettivo è stato raggiunto in una manciata di giorni. "Pubblicheremo tutto il ricavato e come sarà usato - spiegano gli organizzatori della stessa gara di solidarietà. - Giotta, che è una persona di grande generosità, ha chiesto che una parte delle risorse donate vadano in beneficenza per aiutare altre persone in difficoltà".

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