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Real Drive Emissions Experience, i test “veri” di Mercedes e Bosch

Un test vero, in strada, e non sui rulli di laboratorio, per sapere quanto davvero inquinano le automobili

Real Drive Emission Experience 2020

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Lasciamo i rulli, dove i veicoli vengono di solito testati per verificare le emissioni inquinanti, e via in strada. Perché soltanto qui, nel traffico e in colonna, si può testare per davvero la reale incidenza degli scarichi nocivi delle autovetture. Un test sincero, che Mercedes-Benz e Bosch hanno condotto a Torino, Milano e Roma.

La nuova tornata di “Real Drive Emission Experience 2020” si è svolta nella capitale con tre Mercedes di ultima generazione: una a benzina, una a gasolio e unʼibrida plug-in, tutte Euro 6d. Ognuna di loro aveva un rimorchio particolare, si chiama “PEMS” ed è la strumentazione portatile che consente di misurare le emissioni in movimento e in tempo reale. A condurre i test è stata CSI, una società indipendente che fa capo al Gruppo IMQ, organismo di verifica delle conformità. La Business Unit Automotive di CSI è lʼunica società in Italia autorizzata dai consorzi europei EuroNCAP e Green NCAP.

I modelli Mercedes impegnati nei test su strada sono una Classe A 200d con motore diesel 150 CV; una Classe B 160 con motore 1.3 benzina da 109 CV; una Classe C 300de EQ-Power diesel/elettrica ricaricabile. Ma cosa emerge dai test RDE? Che i nuovi motori Mercedes rappresentano una svolta in tema di sostenibilità ambientale. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di particolato sono molto inferiori ai valori limite sia RDE che WLTC. Soprattutto il numero di particelle emesse (le polveri sottili) sono significativamente vicine allo zero e questo assicura, sulle tre Mercedes dotate di filtro antiparticolato Bosch, un ambiente sempre salubre allʼinterno dellʼabitacolo.

Ma a chi servono i dati raccolti nei test RDE? Ai consumatori certo, che sanno ad esempio quanto realmente inquina unʼauto, senza doversi confidare troppo dei dati raccolti sui rulli. Ma anche alle istituzioni e alle amministrazioni pubbliche, che quando decidono misure di fermo del traffico hanno dati “veri” sui quali basarsi. Unʼazienda come Mercedes-Benz ha lʼesigenza di sensibilizzare lʼopinione pubblica e le istituzioni sugli avanzamenti tecnologici dei loro motori, sempre più efficienti e sempre meno inquinanti.

Particolarmente interessanti, nei test a Roma, i risultati sui valori medi delle emissioni del motore diesel Euro 6d montato sulla Mercedes Classe A. Sia gli ossidi di azoto che le polveri sottili sono risultate inferiori rispetto alla Classe B 160 a benzina, pur rimanendo entrambe sotto i limiti. Segno del tangibile miglioramento dei motori a gasolio rispetto al passato, un monito affinché cambi lʼattuale reputazione di cui, al momento, godono questi motori.

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