Sulle tavole d'Abruzzo tra zafferano e arrosticini
Viaggio culinario tra le specialità enogastronomiche di una regione ricca di prelibatezze.
Abruzzo a tavola: tanti tesori e sapori decisi
Uno dei modi migliori per scoprire la regione è quello di viaggiare tra le sue eccellenze gastronomiche che spaziano da prelibatezze di origine pastorale a specialità marinare. L’Abruzzo è definita anche la Terra dell’oro giallo perché nell'Altopiano di Navelli, in provincia dell’Aquila, viene prodotto il miglior zafferano al mondo.
Questo prezioso ingrediente, oggi marchio Dop, oltre a riempire di bellissimi colori, con i suoi stimmi rossi, gli altopiani abruzzesi, è uno degli ingredienti principali della cucina regionale, utilizzato per creare gustosi piatti come i cannarozzetti.
Arrosticini - Tra le specialità più conosciute e apprezzate della regione occupano un posto d’onore gli arrosticini abruzzesi, spiedini di pecora tipici dell’Appennino il cui luogo di origine è da ricondurre alla fascia orientale del Gran Sasso D’Italia, in provincia di Pescara. Questa deliziosa specialità di carne è legata alla tradizione pastorale e, secondo la leggenda, fu inventata per la prima volta negli anni ‘30 da due pastori abruzzesi che tagliarono la carne di pecora in piccoli pezzi, infilzandola su un bastoncino di legno e cuocendola alla brace. La carne è un ingrediente molto utilizzato nella cucina abruzzese per la preparazione di primi piatti come gli spaghetti alla chitarra, accompagnati da ricchi sughi di carne mista.
La superminestra teramana - La cucina abruzzese valorizza gli ingredienti freschi di derivazione locale ed, in particolare, nella zona di Teramo la Festa dei Lavoratori (1° maggio) si festeggia tra degustazioni e assaggi gastronomici delle virtù teramane. Si tratta di una ricca minestra preparata con l’utilizzo di ben 50 ingredienti freschi e gli avanzi in dispensa della stagione invernale e rappresenta un antico piatto propiziatorio che segna lo spartiacque tra l’inverno e l’arrivo della primavera. Questa gustosa specialità – il cui nome deriva dalle virtù delle cuoche teramane nell’unire in un unico piatto ingredienti tipicamente invernali assieme alle primizie primaverili – esige una lunga preparazione. Gli ingredienti devono infatti essere cotti separatamente e il lavoro di preparazione comincia il 30 aprile e si conclude la mattina del 1 maggio con la cottura di fagioli, ceci e lenticchie ai quali si aggiungeranno man mano tutti gli altri ingredienti. Per ultima si aggiunge la pasta sbollentata e le pallottine (polpettine di manzo).
Squisiti formaggi - L’Abruzzo è noto anche per l’ampia produzione di formaggio e di olio. Tra le terre abruzzesi sono prodotte diverse varietà di pecorino, caciotte e mozzarelle e soprattutto il caciocavallo abruzzese, il cui nome deriva dall'usanza di legare due forme a un filo di rafia e appenderle a "cavallo" di un bastone per la stagionatura. Questo formaggio grasso a pasta semidura filata è oggi diffuso in tutta la regione, ma tradizionalmente prodotto nelle zone della provincia dell'Aquila e viene utilizzato ad esempio per creare gustose ricette alla piastra o sciolto al forno. La regione inoltre vanta più di 50.000 ettari di ulivi: nella provincia di Pescara è presente il cosiddetto “triangolo d’oro” di Loreto Aprutino, Pianella e Moscufo, mentre nella Val Pescara è di casa la produzione della DOP Aprutino-Pescarese, ottenuta da tre diverse varietà d'oliva e la prima ad essere riconosciuta in Europa nel 1996. In Abruzzo è la provincia di Chieti ad accogliere circa il 65% della produzione regionale di olio dove viene prodotta la DOP Colline Teatine con le sottozone Frentana e Vastese, mentre lungo le colline litoranee quasi fin sotto il Gran Sasso si produce la DOP Pretuziano Colline Teramane con le sue varietà locali Tortiglione e Castiglionese.
I confetti di Sulmona - Sulmona, in provincia dell’Aquila, è famosa in tutto il mondo per la sua produzione di confetti e ospita la più antica fabbrica di questo prodotto dolciario. Questi buonissimi confetti sono preparati principalmente con mandorle prodotte nella valle Peligna e in parte provenienti dalla Sicilia e sono stati inseriti nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Proprio nel bellissimo borgo di Sulmona ogni estate si tiene inoltre l’evento della Panarda, che invita 100 commensali ad assaporare le meravigliose specialità culinarie locali partecipando ad un faraonico banchetto di 24 portate. Il menù è rigorosamente a tema e propone i migliori piatti regionali come le fave bollite con olio d’oliva, agnello cacio e uova, bollito misto e per dessert i bocconotti ripieni di caffè e cioccolato.
Il Montepulciano - L’Abruzzo è anche la patria del buon vino e produce etichette d’eccellenza riconosciute e apprezzate a livello internazionale. Recentemente sono stati festeggiati i 50 anni del Montepulciano d’Abruzzo, il vino simbolo dell’Abruzzo, che rappresenta oltre l’80% del totale dei vini a denominazione prodotti nella regione e vanta un volume di imbottigliato pari a 685.000 ettolitri. Questo rinomato vino offre una gamma composita di sfumature dal colore profondo e vivo e di profumi densi con tipiche note di ciliegia.
17 presìdi Slow Food - Per ridare valore al cibo nel rispetto di chi lo produce in armonia con l’ambiente e affidandosi ad antichi saperi tradizionali tramandati di generazione in generazione, l’associazione internazionale no profit Slow Food ha attivato in Abruzzo 17 presìdi. L’associazione sostiene le piccoli produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzando il territorio locale e salvando dall’estinzione varietà autoctone di frutta e ortaggi. I presidi sono uno dei progetti più noti che coinvolgono piccoli gruppi di produttori di formaggi, ortaggi, legumi, dolci secondo ricette antiche e allevatori di razze autoctone per la produzione di salumi di alta qualità.
Per maggiori informazioni: www.abruzzoturismo.it
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