FOTO24 VIDEO24 2

A Torino si accendono le Luci d’Artista

Fino al 10 gennaio l’edizione numero 23 della rassegna propone le tradizionali installazioni luminose in tutta la città

Luci d'artista: i capolavori luminosi di Torino

1 di 12
GASTINI Marco - L'energia che unisce si espande nel blu
2 di 12
  Cosmometrie di Mario Airò
3 di 12
 ARE Vasco - Vele di Natale
4 di 12
 Ancora una volta - Valerio Berruti
5 di 12
Tappeto volante - Daniel Buren
6 di 12
 Volo su... Francesco Casorati 
7 di 12
 Regno dei fiori, nido cosmico di tutte le anime - Nicola De Maria
8 di 12
 Giardino Barocco Verticale, Richi Ferrero 
9 di 12
Il volo dei numeri - Mario Merz
10 di 12
Vento solare - Luigi Nervo 
11 di 12
 Palomar- Giulio Paolini
12 di 12
 Piccoli spiriti blu, Rebecca Horn 

Si sono accese il 30 ottobre scorso e faranno bella mostra di sé fino al 10 gennaio 2021: sono le installazioni luminose della XXIII edizione di Luci d’Artista, una rassegna d’arte contemporanea le cui opere sono realizzate con la luce en plein air in luoghi significativi di Torino, con l’obiettivo di valorizzare gli angoli più suggestivi della città e creare attesa e curiosità. Una vera mostra a cielo aperto e un evento culturale simbolico in attesa delle Feste natalizie. Quest’anno si possono ammirare 26 opere, delle quali 14 nel centro città e 12 nelle altre circoscrizioni. 

La rassegna, progetto della Città di Torino realizzato da IREN Smart Solutions e Fondazione Teatro Regio Torino, con il sostegno di IREN S.p.A, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, ha preso il via nel 1998 come esposizione di installazioni luminose d’arte contemporanea e, dal 2018, si è arricchita di un percorso educativo-culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere.  


Ogni anno le Luci sono installate in luoghi significativi del territorio urbano, valorizzandolo e creando particolari atmosfere. L’edizione 2020 prevede in tutto 26 creazioni luminose, collocate nelle vie del centro ma anche in altri quartieri. L’esposizione prevede uno speciale percorso per godere di diverse visioni poetiche, tutte accomunate dall’attrazione per la luce espressa dai vari artisti e declinata secondo la sensibilità di ciascuno. 


Tra le novità di quest’anno segnaliamo, tra le altre,  la nuova collocazione temporanea di ‘Concerto di parole’ di Mario Molinari, per la quale è stato realizzato il rifacimento di alcuni moduli, allestita in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita (piazza Polonia, all’altezza dell’uscita del sottopasso di corso Spezia, nella Circoscrizione 8); “Illuminated Benches” di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4), resa permanente in via sperimentale, così come ‘Il  Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria (piazza Carlo Emanuele II - piazza Carlina, Circoscrizione 1) il cui allestimento in questa edizione è arricchito dopo l’integrazione dell’illuminazione pubblica della piazza stessa; l’opera ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica (Circoscrizione 7) è stata restaurata; ‘My Noon’ di Tobias Rehberger è allestita per la prima volta in Borgata Lesna (Circoscrizione 3) nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila (via Germonio 12); l’opera "Ancora una volta" di Valerio Berruti è  installata in via Monferrato (in prossimità della Gran Madre, Circoscrizione 8) con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del Borgo Po contribuendo al rilancio delle attività commerciali della zona; una nuova illuminazione artistica valorizza il Monumento 1706 di Luigi Nervo (Circoscrizione 5).


Per ricordarne solo alcune, tra le installazioni in centro città segnaliamo: ‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, con schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, con centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu.  ‘Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (Palazzo Valperga Galleani), con leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso; ‘Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio. 
 

Per informazioni: www.turismotorino.org

Espandi