C’è stato un tempo in cui era considerato strettamente un simbolo aristocratico. Un gioiello prezioso, spesso di famiglia, tramandato di generazione in generazione. Parliamo dello chevalier (per dirlo alla francese) o del signet ring (alla maniera inglese), ovvero dell’anello da portare al mignolo, una passione tutta maschile. Molto amato - e ormai copiato - anche dalle donne, quali sono le sue origini? Perché è diventato uno strumento di seduzione?
DAL POTERE ALLO CHARME - L’anello da mignolo era utilizzato in origine per pressare la ceralacca e siglare le lettere. Era realizzato, perciò, in leghe e materiali piuttosto poveri. A partire dal Medioevo ha iniziato, invece, ad essere un accessorio ornamentale, acquistando pregio e valore, anche perché identificava casate nobiliari e raffigurava stemmi di famiglia. I più prestigiosi erano, infatti, in oro e arricchiti da pietre preziose, a seconda del lignaggio. Con il tempo non è stato più così e lo chevalier ha perso il suo carattere esclusivo ed elitario. Oggi rientra a tutti gli effetti nei trend del momento. Alla portata di tutte le tasche, è amatissimo e sfoggiato in ogni occasione anche da star e celebs del mondo dello sport e dello spettacolo.