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Arriva a Perugia Spesa Sospesa, l'iniziativa di solidarietà che sorride all'ambiente 

Il progetto ha permesso di raccogliere pi� di 550mila euro di cui circa 440mila gi� distribuiti sul territorio nazionale. Consegnate oltre 50 tonnellate di beni alimentari di cui circa il 70% acquistati e circa il 30% donati attraverso la piattaforma Regusto

Dopo l'esperienza milanese, sbarca anche a Perugia l'iniziativa SpesaSospesa.org. Il progetto di solidarietà circolare, grazie alla piattaforma digitale Regusto, consente l’acquisto, la vendita e la donazione di beni di prima necessità, garantendo massima tracciabilità e trasparenza dei flussi grazie alla tecnologia blockchain. Le imprese del settore agro-alimentare, le catene di distribuzione e i produttori locali possono donare o vendere i propri prodotti a prezzi scontati. Le donazioni in denaro sono consegnate ai Comuni o alle associazioni presenti sul territorio e vengono utilizzate per comprare i beni di prima necessità dalle imprese aderenti. Sarà poi il network di associazioni no-profit accreditate sul territorio a distribuirli alle persone con difficoltà economiche.

Sorgenia e Henkel: i due main partners - L’iniziativa è stata, fino ad ora, supportata da due aziende in qualità di main partners: Sorgenia, che ha coinvolto i dipendenti e la community dei propri clienti per trasformare l’energia utilizzata in cibo e beni di prima necessità, e Henkel che si è impegnata a far crescere la visibilità e la notorietà di questo importante progetto nei punti vendita della grande distribuzione. Proprio a Perugia, Henkel ha donato oltre 8mila prodotti per l’igiene personale e della casa. Per dare un contributo ulteriore al progetto, Sorgenia ha proposto al Comune di Perugia di studiare la fattibilità di una comunità energetica e rinnovabile per produrre energia 100% green, che sarà condivisa con cittadini con fragilità economiche.

Una grande opportunità in tempo di covid - “Siamo molto contenti e ringraziamo per la bella opportunità offerta da Sorgenia per SpesaSospesa.org, che ci ha inserito in questo progetto estremamente importante non solo per quanto riguarda il fine solidaristico che persegue ma anche perché contribuirà alla creazione e al sostegno di un’economia circolare che coinvolgerà molteplici ambiti d’intervento, in questo caso specifico l’energia rinnovabile e l’ambiente", commenta l'assessore alle Politiche Sociali Edi Cicchi. "Questa rete che si è creata rappresenta, in un momento così particolare e complicato come quello che stiamo vivendo, una risorsa straordinaria che fin dall’inizio dell’emergenza covid-19 è scesa in campo per aiutare le persone in difficoltà. Il fatto che il paniere dell’offerta si stia allargando ad altre tipologie di servizi che non riguardano più i soli generi alimentari ci rende ancor più orgogliosi e soddifatti". 

Circolarità e sostenibilità - Nel Comune umbro il tema di inclusione sociale, circolarità e sostenibilità sono primari. Numerose aziende alimentari del territorio, come GMF spa, Food Italiae srl, Gruppo Grifo Agroalimentare S.A.C, Abruzzo Distribuzione srl, Cancelloni Food Service Spa, la Strada dei Sapori -Top Melon, Stefanangeli srl e altre aziende non alimentari, come Grafiche Paciotti, SACI, Tonzani, Ercolani, si sono dimostrate, fin da subito, aperte all’iniziativa donando e vendendo prodotti in piattaforma e rappresentando un esempio per diverse aziende. Non da ultima, Regusto, altra società umbra, nonché cuore tecnologico di SpesaSospesa.org, è da sempre impegnata nella sostenibilità e nella lotta allo spreco. Grazie al suo impegno e coinvolgimento nel progetto, i prodotti alimentari donati dalle imprese del territorio e distribuiti ad oggi, a Perugia, sono equivalenti a oltre 23.000 pasti.

I risultati raggiunti - Numeri alla mano, le persone supportate a livello territoriale da Caritas anche grazie al contributo di SpesaSospesa.org sono circa 4mila, con circa 1300 famiglie, di cui 850 nuclei famigliari con figli (il numero dei minori sostenuti è di oltre 700). A Perugia sono stati assegnati oltre 78mila euro, i prodotti distribuiti a oggi sono 17.414 kg di alimentari e 16.797 pezzi di altri beni, di cui donati 53% e acquistati 47%. Le riduzioni dell’impatto ambientale, connessa alle donazioni e al recupero di eccedenze alimentari, è stata equivalente ad una minor emissione di anidride carbonica pari a 1887 kg.

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