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Covid, Iss: "L'indice Rt in Italia sale a 1,7, cinque Regioni sono già in scenario 4"

Secondo l'Istituto superiore di sanità l'epidemia è in "rapido peggioramento". In Piemonte e Lombardia la situazione peggiore, male anche Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano. Brusaferro: "Il contagio corre". A scuola il 3,8% dei contagi

Coronavirus nel Lazio: incremento di 1.035 posti letto per Covid 

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"Incremento di 1.035 posti letto a disposizione del Covid per un totale di 2.518 posti letto di cui 503 di terapie intensive e sub intensive". Lo ha confermato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. "Richiesta disponibilità anche a strutture accreditate - ha aggiunto D'Amato -. Diventa ospedale multidisciplinare anche con funzioni Covid il San Filippo Neri (120 posti), aumenta la capacità del Policlinico Umberto I e Spallanzani rispettivamente 274 e 278 posti letto. Il Covid Columbus 259 posti". 

Nel periodo 8-21 ottobre, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici di coronavirus è pari a 1,70. Lo riferisce l'Istituto superiore di sanità, sottolineando in Italia l'epidemia è in "rapido peggioramento". Sono undici le Regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata del virus, mentre quattro (Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte) assieme alla Provincia di Bolzano sono già nello scenario 4.

"Criticità importanti" - Nel monitoraggio si conferma una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane". Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2 (1.96). In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1.5. Hanno superato la soglia dell'Rt 1.5 la Calabria (1.66) l'Emilia Romagna (1.63), il Friuli Venezia Giulia (1.5), il Lazio (1.51), la Liguria (1.54), il Molise (1.86),  la Provincia Autonoma di Trento Rt (1.5) la Puglia (1.65), l'Umbria (1.67) e la Valle d'Aosta (1.89). 

Brusaferro: "L'epidemia corre" - "L'epidemia corre in in tutti i Paesi europei, la Germania in questi giorni adotta misure simili alle nostre". Lo ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa sull'andamento epidemiologico dell'emergenza covid-19. "In Italia il numero dei nuovi positivi è cresciuto significativamente nelle ultime settimane. Tutta Italia è coinvolta anche se con scostamenti significativi ma in tutte le regioni i contagi sono in crescita".

"Effetti misure su contagi entro 7 giorni" "Ci troviamo di fronte ad un Paese che ha adottato misure importanti che si stanno implementando, i cui effetti vedremo alla fine della prossima settimana, 15-20 giorni sono i tempi per comprendere come agiscono sulla diffusione dell'infezione, alle quali però si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale", ha detto ancora Brusaferro.

A scuola il 3,8% dei contagi, "presto analisi con il Miur" "La curva che noi oggi abbiamo di crescita - ha spiegato Brusaferro - è analoga a quella della popolazione generale, ma è altrettanto vero che stiamo collaborando strettamente con il ministero dell'Istruzione per analizzare i dati e per poter fornire un'analisi un po' più dettagliata che uscirà nelle prossime giornate anche per manifestare la massima attenzione e per fare in modo di tutelare da una parte il funzionamento della scuola dall'altra la salute di tutta la popolazione". "Saranno fatti tutti gli sforzi per mantenerla aperta", ha detto dal canto suo Locatelli ricordando che l'ambito scolastico rappresenta il 3,8% di tutti i contagi.

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