Ormai ci siamo. Le elezioni presidenziali Usa sono alle porte: l’America il 3 novembre sceglierà il prossimo inquilino della Casa Bianca, tra il presidente uscente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden. Le incognite sono molte, tra cui quella di ottenere un risultato certo e chiaro. Questa attesa, inevitabilmente, si fa sentire anche sui mercati che mostrano un certo nervosismo per l'esito delle elezioni. In questi giorni si sta registrando un forte aumento di volatilità, anche a seguito dei timori per l’aumento di contagi da Covid-19, con possibili nuovi lockdown in Europa.
Tensione per l’esito del voto
Se è vero che la corsa alla Casa Bianca è sempre accompagnata da una certa tensione elettorale, quest’anno il clima attorno alle elezioni è ancora più caldo. La spaccatura politica tra Trump e Biden è netta, le diversità non sono solo nel programma politico, ma anche nella personalità e nel modo di comunicare, in un’escalation di tensioni in vista del confronto che sta facendo aumentare l’incertezza anche negli investitori.
Cosa cambia per i mercati?
Il primo fattore da monitorare, a pochi giorni dal voto, ma anche in quelli immediatamente successivi, è la volatilità. Gran parte di questo nervosismo sui mercati è causato dalle politiche e dai programmi promossi dai candidati in campagna elettorale. L’eventuale cambio di inquilino alla Casa Bianca potrebbe comportare anche un cambio di politica fiscale e, questo aspetto, è osservato con grande attenzione daigli investitori mondiali.
Attenzione ai tempi e al voto per posta
Quest’anno, dicevamo, le incognite sono maggiori. C’è da mettere in conto, infatti, anche un ritardo nella proclamazione del vincitore. Se uno dei due candidati dovesse vincere con ampio margine - e i sondaggi pre-voto sono dalla parte di Biden -, diminuirebbe la possibilità di impugnare e contestare l’esito. Occhi puntati anche sui voti per corrispondenza che, secondo Trump, sarebbero a rischio irregolarità.
Le ripercussioni finanziarie
Se dovesse vincere Joe Biden, potrebbe cambiare l’approccio fiscale. Al centro dell’agenda politica del candidato democratico, infatti, c’è la volontà di rivedere le agevolazione fiscali concesse dal presidente Trump, modificando l’imposta sul reddito per poi tassare maggiormente le rendite finanziarie. Questo significa che in molti potrebbero accelerare su un’attività di trading a fini fiscali, per realizzare plusvalenze nel 2020, nel caso in cui nel 2021 dovesse aumentare la tassazione. Ne potrebbe risentire anche il settore tecnologico, cresciuto molto durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria.
Cosa fare con gli investimenti
Le elezioni Usa potrebbero avere un impatto sui mercati, con un aumento della volatilità, ma nel breve periodo. Se la scelta di investire i propri risparmi si è indirizzata verso un orizzonte temporale di medio-lungo termine, il portafoglio resterà al sicuro da fluttuazioni limitate nel tempo. Un servizio di consulenza indipendente, come quello offerto da Moneyfarm, è in grado di definire il profilo di rischio di ogni investitore, consigliando quindi l’investimento più adatto, con il giusto orizzonte temporale.