L’Emilia Romagna del grande cinema da Fellini a Guareschi…
Una regione che ha ispirato film indimenticabili, da Amarcord alla serie su Peppone e Don Camillo
L’Emilia Romagna del grande cinema
In Emilia Romagna sono stati girati molti capolavori ed è in questa terra che sono nati o si sono formati alcuni dei più celebri registi italiani: da Pier Paolo Pasolini ai fratelli Bertolucci, da Federico Fellini a Giovanni Guareschi, creatore di due personaggi tra i più noti della storia del cinema, Peppone e Don Camillo.
Dal Novecento ad oggi, sono stati girati numerosi film, ma soprattutto è in questa terra che sono nati o si sono formati alcuni dei più celebri registi italiani come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati e Giorgio Diritti.
Gli itinerari cinematografici - Forti i legami che uniscono questi luoghi ai Maestri della Settima Arte: Bologna e Pier Paolo Pasolini, Parma e Bernardo Bertolucci, Piacenza e Bobbio e Marco Bellocchio, Rimini e Federico Fellini, Ravenna e Il Deserto rosso di Michelangelo Antonioni. E ancora Ferrara, Cesena, Carpi e Modena, Reggio Emilia, la Pianura Padana con il fiume Po sono stati trasformati in set in alcuni dei film più significativi. E l’Emilia Romagna propone quattro itinerari creati per un viaggio tra presente e passato nel mondo del cinema, alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da set a grandi Registi: dalla bella Bologna fino alla Riviera di Rimini, passando dalle campagne della Pianura Padana. Oggi la magia continua, con le recenti pellicole girate sul territorio: dalle terre di Gualtieri in Volevo Nascondermi, al mare di Ravenna, Cesenatico e Riccione nelle pellicole Summertime e Sotto il sole di Riccione.
Il piccolo mondo di Guareschi - L’itinerario de “Il mondo piccolo di Giovanni Guareschi” è concentrato a Brescello, il paese che il 3 settembre del 1951, trasformato in un grande set, salì alla ribalta del grande pubblico, perché scelto per le riprese della saga che raccontava le gesta di Don Camillo e Peppone. Una passeggiata in paese rende già l’identità di quella esperienza: dalle scuole alla Chiesa, dalla Piazza al Municipio alla Stazione, dalla Casa di Peppone ai Musei che sono sorti in ricordo delle riprese. A poca distanza completano il percorso le case di Guareschi nel parmense, e precisamente nei paesi di Fontanelle e Busseto (Parma), il Museo “Il Mondo Piccolo” a Roccabianca e infine Boretto, la cui cupola della Basilica Minore di San Marco fa da sfondo al rientro a Brescello in bicicletta dei due protagonisti nella celebre scena finale di Don Camillo e l'onorevole Peppone.
L’itinerario pasoliniano – Il tour bolognese, nella città dove Pier Paolo Pasolini è nato nel 1922, ripercorre i luoghi in cui il celebre artista ha vissuto e si è formato e quelli che rappresentano motivi d'ispirazione per la sua poesia e il suo cinema. Dal Liceo Statale Luigi Galvani all’Università di Bologna in Via Zamboni, frequentati da Pasolini, alle location dove girò l’Edipo Re, come il Portico dei Servi e Piazza Maggiore; da via Borgonuovo alla via Dei Poeti, dalla Libreria Nanni, dove il regista comprava i libri, alla Biblioteca Renzi, la biblioteca della Cineteca di Bologna oggi sede del Centro Studi/Archivio Pier Paolo Pasolini, in cui sono conservati i documenti originali relativi alle sue opere cinematografiche: foto di scena, sceneggiature, ritagli stampa, oltre a rari documenti audiovisivi.
L’itinerario felliniano - A Rimini l'itinerario mescola e sovrappone i luoghi biografici con quelli della città immaginata nei film di Federico Fellini, così come il Maestro riminese suggerisce in Il mio paese, testo autobiografico scritto nel 1967 su suggerimento dell'amico Renzo Renzi. Si susseguono in questo itinerario le case, le scuole, le vie frequentate da Fellini, che a Rimini nacque nel 1920 e che abitò fino al 1939; i luoghi che celebrano l’artista e ancora il Borgo San Giuliano, quello del film I Clowns, oggi ricco di murales dedicati al Maestro; la Palata, il molo di Rimini emblema dei Vitelloni; il Cinema Fulgor dove Fellini vide il suo primo film; il Grand Hotel dove soggiornava quando tornava a Rimini. Infine nel 2021 sarà inaugurato il Museo Fellini per il centenario della nascita del regista, che si svilupperà su tre assi: il Castello rinascimentale dei Malatesta, il Palazzo del Fulgor, e, su un’area urbana chiamata CircAmarcord, una grande piazza dell’immaginario e delle arti che collega il Castello al Fulgor.
Novecento di Bertolucci - Il territorio emiliano rivive nella grande epopea firmata da Bernardo Bertolucci, quell’immenso affresco sul Novecento attraverso lo spaccato di luoghi così emblematici nel rappresentare donne e uomini, società e lotte, dittature, guerre, liberazioni, da farlo diventare uno dei titoli che meglio racchiude l’identità culturale della regione. Il film è stato girato nelle province di Parma, Cremona, Reggio Emilia, Mantova e Modena. L’itinerario parte dalla Corte delle Piacentine a Busseto (Parma), set principale del film, per poi proseguire alle Terme in stile Liberty di Salsomaggiore, passando dal centro storico di Guastalla fino a Villa San Donnino nel modenese. Questa villa, situata a Roncole Verdi, frazione di Busseto, paese natale di Giuseppe Verdi, uno dei massimi esempi di architettura liberty italiana, è la casa dello zio Ottavio, dove avviene il primo incontro tra Alfredo e Ada i protagonisti di Novecento: Roberto De Niro e Dominique Sanda.
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