A inizio ottobre, una mamma di Ladispoli (Roma) aveva organizzato due feste per l'ottavo compleanno del figlio, con 30 invitati ciascuna, pur avendo febbre e tosse. Subito dopo i party, aveva effettuato il tampone che era poi risultato positivo. La mamma di un amichetto del bambino aveva partecipato a una delle due feste e si era infettata, contagiando a sua volta l’anziana madre, che è morta. "È un episodio che fa riflettere. Quando noi medici diciamo che le feste private sono state, e purtroppo sono ancora, un problema per la diffusione del virus, c'è chi sottovaluta l'allarme. E continua a organizzare eventi", spiega al Messaggero Simona Ursino, direttrice del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 4.
Come riporta il quotidiano, il Sisp (Servizio Igiene e Sanità Pubblica) della Asl Roma 4 ha dovuto ricostruire a ritroso la catena dei contagi originata dalla festa. "Abbiamo avuto una vittima correlata", ha spiegato Ursino. Si tratta, appunto, della madre della donna che ha partecipato al party.
Il caso - In seguito ai due party e alla positività della mamma di Ladispoli, la Asl ha avviato i tracciamenti e ha messo in isolamento le famiglie degli invitati. Una situazione che ha portato a diverse schermaglie: c’è chi non voleva rispettare la quarantena, chi ha aggredito verbalmente il personale sanitario e chi se l’è presa con la mamma. Poi la notizia del lutto.