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Videogiochi: Il regista di Tomb Raider progetta i suoi set in Minecraft

Il movie director della trasposizione cinematografica più recente del famoso gioco di Square Enix ha svelato di aver utilizzato il sandbox per costruire in virtuale gli scenari dei suoi film

IGN

In una recente intervista, Ben Wheatley, regista del film di Tomb Raider (2018) che ha visto l'attrice Alicia Vikander nei panni di Lara Croft, ha rivelato un approccio interessante e pragmatico alla progettazione dei suoi set cinematografici e che ovviamente chiama in causa il mondo dei videogiochi. Wheatley ha infatti svelato di aver costruito i set di Free Fire, film diretto nel 2016, utilizzando Minecraft.

La progettazione scenica è uno degli innumerevoli usi innovativi della modalità creativa del sandbox di Mojang Studios, che ha permesso ai giocatori di ricreare luoghi iconici sia reali che immaginari, oltre che permettere agli studenti di esplorare antiche città e di usufruire di un valido ausilio alla didattica. Wheatley ha spiegato che il gioco si è rivelato "lo strumento più facile da usare" per costruire rapidamente ambienti in 3D.

Costruire rendering virtuali dei set cinmeatografici prima di costruirli meterialmente è una pratica consolidata di Hollywood, ma i costi per lo sviluppo di tali modelli in programmi professionali sono decisamente poco gestibili. Il regista ha pensato dunque di ricostruire non solo il set in Minecraft, ma anche di ricrearlo dal vivo utilizzando delle scatole di cartone all'interno di un magazzino (molto simili ai cubi utilizzati nel videogioco).

Wheatley non ha specificato nell'intervista di aver utilizzato Minecraft per modellare i set di Tomb Raider, anche se data l'attenzione della saga videoludica su rovine remote e ambienti naturali pericolosi, nonché la chiusura di diversi studi cinematografici a causa del Covid-19, sarebbe stato davvero perfetto.

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