Il contro Dpcm dell'Alto Adige: chiusura dei bar alle 20, alle 22 per i ristoranti
"Intervenire subito, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche", ha commentato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher
In Alto Adige fino al 24 novembre è in vigore un'ordinanza "anti-Dpcm": coprifuoco tra le 23 e le 5; chiusura anticipata per bar e ristoranti rispettivamente alle 20 e alle 22; da mercoledì 50% di didattica a distanza alle scuole superiori. "Il numero delle persone positive al Covid-19 sta rapidamente aumentando in tutta Europa, in tutta Italia e in tutto l'Alto Adige. Dobbiamo intervenire subito, cercando comunque di salvaguardare il più possibile scuole e attività economiche", ha spiegato il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher.
L'ordinanza della Provincia autonoma di Bolzano - Dopo la seduta in video-conferenza della giunta provinciale sul nuovo Dpcm emanato dal governo, l'esecutivo di Palazzo Widmann ha deciso di elaborare una nuova ordinanza che sarà in vigore in tutto il territorio provinciale sino al 24 novembre.
"Di fatto - spiega Kompatscher - recepiremo gran parte del nuovo Dpcm nazionale con alcuni adattamenti alla realtà locale in virtù dei margini di manovra che ci sono concessi dalla nostra autonomia e dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio".
Diversamente dal livello nazionale, in Alto Adige i bar dovranno chiudere alle ore 20 e i ristoranti alle ore 22, ma dalle ore 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà avvenire solamente al tavolo, con posti assegnati e un massimo di 4 persone per tavolo, eccezion fatta per i famigliari conviventi.
Tassativo, inoltre, il divieto di consumazione in piedi, sia nei pressi dei locali, sia sul suolo pubblico. "Comportandoci in maniera responsabile possiamo tenere la situazione sotto controllo dal punto di vista sanitario, evitare misure ancora più drastiche e tornare in tempi più rapidi a una vita il più possibile normale", conclude Kompatscher.
Bond (Fi): Alto Adige? Stato nello Stato colpisce ancora - "Cosa possono fare gli inermi baristi e ristoratori di tutti quei territori bellunesi confinanti con l'Alto Adige? Niente. Di qua dal confine saranno costretti a chiudere alle 18 e rispettare il coprifuoco previsto dall'ultimo Dpcm, dall'altra parte invece faranno come vogliono, lavorando fino alle 22". Lo dice in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, intervenendo sulla nuova ordinanza provinciale firmata dal governatore altoatesino Kompatscher, che lascia aperti i bar fino alle 20 e i ristoranti fino alle 22, oltre a limitare l'uso della didattica a distanza.
"Uno schiaffo alle regole. Se è vero che tutti dobbiamo rispettare il Dpcm per la salute collettiva, non è tollerabile che Bolzano faccia, come sempre, quello che vuole. Nella Provincia autonoma il virus può circolare liberamente fino alle 22? Pensiamo alla concorrenza sleale nei confronti dei ristoratori di Cortina, di Arabba, di altre località bellunesi di confine, costretti a chiudere alle 18, mentre i loro competitor, a qualche chilometro di distanza, possono continuare a lavorare. Lo Stato nello Stato ancora una volta colpisce e crea danni enormi".
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