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Il boom delle vendite di giocattoli fa salire Hasbro nel terzo trimestre

Titolo su del 3,6% nel pre-market, complici i risultati positivi del terzo trimestre 2020. Non solo il Monopoly: bene le vendite dei giochi Star Wars

Come già accaduto a Mattel, anche la rivale Hasbro sta beneficiando degli effetti della pandemia, che costringe molte famiglie a rimanere a casa. La popolare azienda di giocattoli e giochi da tavolo nel terzo trimestre del 2020 ha infatti registrato un aumento dei ricavi del 12,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 1,78 miliardi di dollari, e ha visto il valore del proprio titolo a Wall Street salire del 3,6% negli scambi pre-market, prima di ritirarsi leggermente.

CRESCONO VENDITE E UTILI
Il produttore del popolarissimo Monopoly (che ha da poco compiuto gli 85 anni di attività) e del gioco di carte collezionabili Magic nel periodo luglio-settembre del 2020 ha registrato un balzo delle vendite del 21% tendenziale, incassando 543,1 milioni di dollari. I profitti netti del gruppo con base a Rhode Island sono saliti a 220,9 milioni, a fronte di un utile per azione attestatosi a 1,88 dollari, contro gli 1,63 dollari stimati dagli analisti.

NON SOLO IL MONOPOLY
Stando al comunicato diramato da Hasbro, a incidere in maniera significativa sui ricavi sono stati soprattutto i giocattoli relativi al marchio di Star Wars e della serie tv 'The Mandalorian', spin-off della epopea fantascientifica realizzata da George Lucas che uscirà a breve con la seconda stagione sulla piattaforma streaming Disney Plus.

L’IMPORTANZA DELL’INTRATTENIMENTO PER FAMIGLIE
La collaborazione con i brand internazionali dell’intrattenimento per famiglie è fondamentale per i produttori di giocattoli. Elemento questo sottolineato anche dal CEO di Hasbro Brian Goldner: “La produzione di intrattenimento dal vivo sta tornando e siamo pronti a migliorare le consegne del quarto trimestre, con alcune novità pronte per il 2021”.

LA STAY-AT-HOME ECONOMY
I buoni risultati registrati nel terzo trimestre del 2020 da Hasbro e Mattel sono figli della cosiddetta stay-at-home economy, nata durante la pandemia e destinata a durare ancora a lungo, complici le nuove restrizioni adottate dai governi per frenare la seconda ondata del virus. “L’industria dei giocattoli, nel suo insieme, è cresciuta in modo significativo – aveva dichiarato anche il CEO di Mattel Ynon Kreiz, nel comunicato riguardanti gli utili della società – e continua a dimostrare la sua resilienza in tempi difficili per l’economia”.

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