Aveva solo sei anni quando ha dichiarato ai genitori di voler fare nella vita il pastore transumante. Al tempo i genitori non gli davano peso, eppure oggi, all'età di 24 anni, Matteo Ruggeri è riuscito a realizzare il suo sogno diventando il più giovane d'Italia nel suo settore. Con un gregge di 600 animali, a giugno è partito da casa sua, a Montichiari nel Bresciano, alla volta dei pascoli dell'Alto Garda, a 2000 metri d'altezza, dove resta finché non inizia il freddo.
"In montagna mi sento a casa, faccio una vita libera e sono il padrone di me stesso" ha dichiarato Matteo Ruggeri, "se le pecore sono belle è merito mio, se non lo sono è colpa mia". Per il viaggio di rientro a casa impiega circa tre settimane. Il gregge percorre infatti mediamente 10 chilometri al giorno, durante i quali deve controllare il cammino delle sue pecore e proteggerle da ogni possibile pericolo, compreso il traffico e il turismo.
Da un anno ormai la tradizionale pratica della transumanza, la migrazione stagionale del bestiame verso condizioni climate migliori, è inserita nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. Una pratica che Matteo pratica circa due volte nell'arco di quattro mesi e che lo rende felice e soddisfatto. Un lavoro inusuale, in via d'estinzione, che rappresenta però un ritorno alla terra, alla vita concreta, alle valli e agli animali di allevamento.
"Il merito è anche della mia fidanzata, è una santa" scherza Matteo Ruggeri, "mi aspetta e mi sopporta. Sono un ragazzo fortunato".