Alla Milano Design City ha fatto capolino la Citroen Ami. Occasione imperdibile per un test drive metropolitano, in cui perderci fra i grattacieli e gli stradoni della metropoli, quelli emersi attorno a Porta Nuova, ma anche per le stradine e i pavé del centro e dei navigli, perché questa vettura può andare ovunque e fare marameo a tutte le altre automobili.
Citroen Ami è sicuramente destinata a lasciare un’impronta importante nel pantano della mobilità urbana. Iniziamo a dire che si tratta di un quadriciclo elettrico (pesa 471 kg con batteria), che si può guidare già a 14 anni, ovviamente con patentino da ciclomotore, ma è in grado di attrarre un pubblico molto più vasto. L’Ami è realizzata su una solida struttura tubolare in acciaio, è lunga 2,41 metri, larga 1,36 e alta 1,52, dimensioni che dipingono un simpatico cubo supercompatto, ma in grado di ospitare “comodamente” due passeggeri. Il merito va all’innovativa architettura interna, che posiziona i due sedili leggermente disassati (il passeggero è più indietro) e crea un mini vano di carico posteriore, dove riporre il classico bagaglio a mano di un fugace viaggio aereo, oltre a tanti piccoli vani, retine e soluzioni varie.
Il motore è un piccolo elettrico da 6 kW (poco più di 8 CV), accoppiato a una batteria da 5,5 kWh, posizionata sotto il pianale e che garantisce un’autonomia nominale di 70 km, alla velocità massima di 45 km/h. La ricarica è decisamente poco impegnativa, affidata ad una normale presa schuko, che da casa a 220 V fa il pieno in circa 3 ore. Il cavo è in dotazione. C’è anche la possibilità di collegarsi a wallbox o prese rapide (con adattatore optional), ma i tempi restano gli stessi. La garanzia è di 8 anni per le batterie e c’è la possibilità di avere una “Card” che permetterà il pagamento presso tutte le colonnine Enel X.
Il primo contatto con Ami, inutile negarlo, fa sorridere, perché ispira simpatia e vien voglia di salire a bordo. La curiosità vera è che siamo al cospetto di un prodotto totalmente “simmetrico”: non c’è quasi differenza tra anteriore e posteriore. Al fine di limitare i costi e la produzione dei componenti (sono circa 250), quasi tutte le parti sono le stesse: gli sportelli, ad esempio, non sono realizzati sul classico schema destro-sinistro, ma sono l’esatta fotocopia l’uno dell’altro; quello del guidatore, infatti, al contrario di quello passeggero, è incernierato sulla sinistra e si apre “controvento”. A bordo tutto è semplicissimo: giri la chiave e via, nonostante i pochi cavalli l’auto spinge subito a dovere, come tutte le elettriche.
L’assetto è rigidino ma accettabile, frenata e tenuta sono okay. Citroen Ami risulta davvero divertente e, soprattutto, oltre alle dimensioni contenutissime, vanta un raggio di sterzata di soli 7 metri, praticamente la infili dappertutto. Ne deriva un mezzo totalmente trasversale, che offre soluzioni di mobilità urbana a un pubblico vastissimo: quattordicenni, professionisti, anziani, ecc. Infinite le possibilità di personalizzazione, con 4 kit definiti “Do it yourself”, che aggiungono tanti particolari interni: li ordini, ti arrivano a casa e te li monti da solo. Poi ce ne sono altri due da richiedere direttamente alla Casa.
L’Ami può essere provata in appositi punti Citroen, oppure durante i road show attesi nei prossimi mesi. Non ci sono notizie definitive su allestimenti e prezzi, ma qualche indicazione di massima: partiamo dal costo d’acquisto, che con l’ecobonus statale dovrebbe essere di 5.430 euro, poi ci sono varie offerte finanziarie: con rottamazione lʼanticipo è di 1.260 euro (1.990 senza), poi 35 rate da 20 euro. Volendo, la consegnano a casa, con tanto di tecnico a spiegarci come funziona. Le ordinazioni partono a metà novembre, tramite sito store.citroen.it/ami, ma l’auto arriverà a gennaio.