l'intervista a NewsMediaset

Coronavirus, la commissaria Ue alla Salute: "Il vaccino a inizio 2021 non sarà la bacchetta magica"

Parla ai microfoni di NewsMediaset la commissaria Ue alla Salute e alla sicurezza alimentare Stella Kyriakides: "Vogliamo evitare rigidi lockdown"

di Leonardo Panetta

© Ansa

“Un vaccino a inizio 2021 ma non sarà la bacchetta magica. Finché non avremo coperto una parte significativa della popolazione bisognerà proseguire con le misure di contenimento del coronavirus”. Lo dice a NewsMediaset la Commissaria Ue alla Salute e alla sicurezza alimentare Stella Kyriakides. “Vogliamo evitare rigidi lockdown che la società e le nostre economie non possono permettersi” aggiunge.

Commissario Kyriakides, stiamo vivendo la seconda ondata di Coronavirus. Quali sono i consigli della Commissione Europea per fronteggiare questo difficile momento?

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un rapido aumento dei casi di contagio, in un grande numero di stati membri, e anche un aumento dell’età dei contagiati, più di 60 anni, a delle ospedalizzazioni. Questo ci crea molta preoccupazione. Ai Paesi chiediamo di mettere in atto le misure che abbiamo condiviso nelle raccomandazioni dello scorso luglio: più tamponi e contact tracing per contenere i contagi. Ai cittadini chiediamo di continuare a seguire il distanziamento sociale e le regole di igiene.

In molti paesi si corre il rischio di tornare a rigidi lockdown. Ma c’è un modo alternativo per ridurre i contagi?

Vogliamo evitare i rigidi lockdown. Questa pandemia ha avuto un impatto nelle vite di tuti da un punto di vista sociale, del lavoro, delle famiglia, dell'economia. Per evitare un nuovo lockdown generale è importante che s'incentivino i test, il contact- tracing ma anche gli interventi non farmaceutici: distanza sociale, mascherine, igiene delle mani. Questo è l’unico modo per contenere il virus e impedire un lockdown generale che la società e le nostre economie non possono permettersi.

Quando sarà disponibile il vaccino per il Coronavirus?

Stiamo tutti aspettando questo momento. Come Commissione Europea siamo impegnati non stop per garantire un vaccino affidabile in breve. Abbiamo una strategia condivisa e l’Italia è un attore cruciale. Per avere un vaccino siciuro ed efficace, non mi piace dare una data precisa, che non c’è, ma per essere cautamente sicura direi all’inizio del 2021. Comunque, avere il vaccino non risolverà la crisi in breve. Dobbiamo continuare con le misure di contenimento, gli stati dovranno proseguire con i test e il tracciamento finché non avremo coperto una parte significativa della popolazione. Il messaggio deve essere chiaro: non c’è una bacchetta magica che fa scomparire il coronavirus, anche se troviamo il vaccino. Dovremo proseguire con le misure per superare il punto in cui ci troviamo.

Ci sono già delle cure affidabili per il Covid-19?

Stiamo lavorando insieme all’Ema (Agenzia Europeo del farmaco). Abbiamo supportato il Remdemsvir. Non dobbiamo fermarci perché posso capire quanto sia difficile per i cittadini. Ma voglio rassicurare su due aspetti. La commissione sta facendo di tutto per supportare gli stati membri e non smettiamo di cercare un vaccino efficace che non metta rischio la salute. Questa è la nostra priorità e se c’è un messaggio che voglio lanciare ai cittadini è: anche quando ci sarà un vaccino noi lo approveremo quando sarà davvero sicuro.

Ha un messaggio per i medici e gli infermieri che lavorano negli ospedali?

A loro va il nostro apprezzamento e il nostro grazie. Sono stati sulla front line per tutti gli ultimi mesi. In un momento così difficile stanno mettendo di nuovo a rischio le loro vite per noi. Conosco lo stress fisico e mentale che stanno vivendo e la pressione a cui sono sottoposti. Li applaudiamo così come abbiamo fatto alle otto ogni sera all’inizio della pandemia, dobbiamo applaudirli ogni giorno nei nostri pensieri. E li ringraziamo per il lavoro continuo che fanno per garantirci la salute. Ma per aiutarli dobbiamo seguire le misure. Così garantiamo la sicurezza a noi, agli altri e proteggiamo i medici e infermieri che stanno affrontando questa battaglia.