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James Senese tra i grandi ospiti del festival "Jazzmi" con il progetto Napoli Centrale 

Appuntamento sabato 24 ottobre alle 20 al Teatro Dal Verme

Ufficio stampa

Nel quadro del festival "Jazzmi", appuntamento con il mito di James Senese e Napoli Centrale sabato 24 ottobre alle 20 al Teatro Dal Verme. Nel 2018 Senese ha festeggiato cinquant’anni di carriera, pubblicando un doppio album antologico dal vivo, "Aspettanno ’O Tiempo" che contiene tutti i suoi grandi successi e due inediti: lo strumentale "Route 66" e "LL’America", quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato appositamente per James, e una rilettura di "Manha de Carnaval" di Astrud Gilberto e Herb Otha, qui intitolata "Dint’ ‘o core". E’ il disco che consacra James Senese come uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni.

Il sassofonista napoletano torna ad esibirsi in concerto, in una città che è stata nei decenni la "culla" del jazz italiano, ma anche internazionale.  "E' sempre entusiasmante suonare a Milano - dice Senese ospite a "Popular" - sono più spesso qui che al sud, forse perché Milano, al netto di ciò che sta accadendo nel Paese, ha un fermento maggiore dal punto di vista musicale. Avrò il piacere di avere con me sul palco musicisti che sono sul mio stesso territorio artistico e mi auguro che tutto vada per il meglio. Sono: il batterista Fredy Malfi, Rino Calabritto che suonerà il basso ed il tastierista Lorenzo Campese".

Ho riascoltato recentemente "Napoli Centrale", vostro album d'esordio del 1975, trovandolo sempre "fresco" ed attuale... 
Napoli Centrale sono io, essendo solista ma anche compositore e sassofonista, ho avuto la possibilità di allargare le mie conoscenze ed i miei orizzonti musicali, in questi decenni. Fin dagli esordi mi sono collocato sempre dalla parte della sperimentazione e dell'avanguardia musicale. Pur componendo i miei pezzi, lascio molto spazio all'improvvisazione; sta alla bravura dei musicisti recepire il mio "messaggio", lascio libero quel musicista che riesce ad entrare nella mia anima. 

Molto "bolle in pentola" per Napoli Centrale...
Sì, dal momento che abbiamo già quasi pronto un nuovo album che uscirà all'inizio del 2021. Posso già anticiparti che ci saranno delle novità perché a me piace cambiare, non ho mai accettato compromessi ed ho visto sempre il mondo "sottosopra".

Il tuo modo di essere ti ha più ostacolato o favorito in questi anni?
Tutte e due le cose direi, ho cercato di non omologarmi, non entrare a far parte del "sistema", imponendo un mio stile.
Questo da un lato mi ha creato difficoltà, dall'altro è stato avvincente come pochi.


Non solo "Aspettanno ’O Tiempo" ma anche "'o Sanghe" uscito due anni fa sono stati accolti con grande calore ed affetto dal pubblico...  
 I testi di "'o Sanghe" hanno anticipato i tempi, parlando dell'incertezza del presente come quello che viviamo il Coronavirus in brani come "Il Mondo Cambierà". Il disco è un po' il paradigma della mia musica: cerco, se possibile, di vedere oltre, ma soprattutto avanti.
 Intanto in sax di James Senese è pronto ad esaltarci ma anche a commuoverci: oltre cinquanta anni di carriera e non sentirli.


 

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