I NUMERI DELLA PANDEMIA

De Luca: "Campania a un passo dalla tragedia, chiudiamo tutto per 30/40 giorni" | De Magistris: "Regione fuori controllo, intervenga il governo"

Il presidente della Regione aggiorna il bilancio dell'epidemia e attacca: "Oggi altri 2.280 positivi, non voglio vedere la fila dei camion con le bare. Nell'esecutivo ci sono persone perbene ma anche sciacalli"

Vincenzo De Luca annuncia il lockdown in Campania. "Procederemo alla chiusura di tutto, non basta l'ordinanza che entra in vigore oggi. Siamo a un passo dalla tragedia", ha detto. Nelle ultime 24 ore nella Regione sono stati registrati  2.280 nuovi casi: è il dato più alto mai registrato. L'ordinanza è prevista tra sabato e domenica. Dura la presa di posizione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "De Luca incapace, intervenga il governo".

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"Non voglio vedere i camion di bare" - "Dobbiamo prendere decisioni oggi. Oggi dobbiamo fare l'ultimo tentativo per bloccare l'esplosione del contagio. Dobbiamo chiudere tutto per un mese, per 40 giorni per frenare l'esplosione del contagio. Poi si vedrà. Senza decisioni drastiche non possiamo più reggere, domani non sarebbe più possibile". E' drammatico il discorso di Vincenzo De Luca nell'annunciare il lockdown della Campania. "Non voglio vedere la fila dei camion con le bare", ha aggiunto, "l'unico obiettivo deve essere salvare la vita delle famiglie, tutto il resto ora non conta nulla". 

"Chiudere tutto tranne che le attività essenziali" - De Luca ha poi aggiunto: "Avevamo immaginato una chiusura parziale, ma per i dati che abbiamo non basta più neanche questo. Dobbiamo decidere di chiudere tutto". "Al governo ho comunicato non solo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia, ma per quel che riguarda la Campania procederemo in direzione della chiusura di tutto. Per l'Italia deciderà il governo, per la Campania faremo quello che riteniamo giusto per noi. Credo che dobbiamo chiudere tutto tranne le attività industriali, agricole, dell'edilizia, l'agroalimentare, le forniture agroalimentari, le cose che abbiamo già conosciuto a marzo e aprile. Chiudere tutto tranne che le attivita' essenziali. Credo che dobbiamo bloccare la mobilita' tra regioni e tra comuni, tentando di difendere per quanto possibile le attività produttive", ha detto ancora Vincenzo De Luca.

L'attacco di De Luca: "Nel governo persone perbene ma anche sciacalli" - "Nel Governo ci sono persone perbene, con le quali continueremo a collaborare, ma anche tangheri e sciacalli. C'è anche un improbabile ministro sciacallo". Questa l'accusa del governatore della Campania, Vincenzo de Luca che ha poi precisato: "Ringrazio il ministro Speranza che collabora e capisce cosa è la Campania, il ministro dell'Interno, il capo della Polizia che hanno corrisposto alla domanda di invio di forze dell'ordine - ha detto - Ieri ho avuto un colloquio cordiale con il ministro Patuanelli sulla metanizzazione del Cilento". Mi verrebbe da dire affrontiamo questa situazione da uomini espressione che non si usa più, di sicuro non la userò per un ministro...", ha aggiunto.

"Screening massa ad Arzano, 34mila tamponi in 2 giorni" - "Noi abbiamo messo in lockdown la città di Arzano (Napoli). Abbiamo deciso di fare i tamponi a tutti i 34mila cittadini di Arzano". Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in una diretta social ha detto che gli esperti "sono impegnati a fare lo screening di massa domenica e lunedì. Un altro sforzo enorme da fare", ha aggiunto.

"A breve terapie intensive intasate" - La situazione dei posti letto in Campania, secondo il governatore Vincenzo De Luca, è "pesante". "La  programmazione ci consente ancora di reggere  - dice su Facebook - ma con questi numeri non c'è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l'onda d'urto". "Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate", ha aggiunto.

"Chiudere scuole per ultime? Da irresponsabili" - "E' stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultime". Questa la posizione del governatore della Campania, Vincenzo de Luca. "Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l'unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri", ha aggiunto. Tra prima e dopo l'apertura delle scuole, "nella popolazione generale c'è stato un aumento di tre volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l'aumento è stato di 9 volte". "Siamo passati nella fascia  0-5 anni da 88 positivi prima del 24 settembre  a 402 positivi a dopo l'apertura - ha spiegato - nella fascia tra 6 ai 10 anni prima 57 contagi, dopo l'apertura 476 contagi, nella fascia 11-14 anni prima 49 contagi, dopo 479 contagi. Nella fascia 15-18, prima dell'apertura 82 contagi e dopo, 558 contagi. Quale genitore degno di questo nome manderebbe i figli a scuola con queste cifre?". 

De Magistris: "Campania fuori controllo, intervenga il governo" In serata è arrivata la dura presa di posizione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: "Rivolgo un appello al governo: assuma il coordinamento di una situazione che ormai, è sotto gli occhi di tutti, in Campania è fuori controllo. Il governo intervenga subito con misure adeguate sul piano sanitario, sociale ed economico.  Oggi siamo costretti, prima Regione in Italia, dopo aver chiuso per primi le scuole, a un lockdown non per la lungimiranza del presidente della Regione ma per la confessione della totale inadeguatezza delle azioni messe in campo da marzo, aprile ad oggi per rafforzare la salute delle donne e degli uomini della Campania".