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Al cinema "I predatori", l'esordio alla regia di Pietro Castellitto: una commedia nera e surreale

Scritto, diretto e interpretato dal figlio di Sergio e Margaret Mazzantini arriva in sala dal 22 ottobre dopo aver vinto il premio per la miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti a Venezia 77.

"I predatori", dal 22 ottobre al cinema, segna il debutto alla regia di Pietro Castellitto. Il giovane figlio di Sergio e Margaret Mazzantini ha anche scritto e interpretato il film che si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura nella sezione Orizzonti al festival del cinema di Venezia 77. E' una trascinante commedia nera, con tocchi surreali e sfumature noir, costruita su un cast che comprende Massimo Popolizio, Anita Caprioli, Vinicio Marchioni e Antonio Gerardi. Tgcom24 vi offre una clip in anteprima.

È mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori.

"E' un film dove sono tutti prede e predatori, con le eccezioni forse dei due componenti più giovani, le due vere vittime probabilmente, Federico (interpretato dallo stesso Castellitto) e il piccolo Cesare, capace però di compiere un grave atto che probabilmente condizionerà la sua vita", spiega Castellitto. Nella storia corale con una pluralità di voci, prospettive e luoghi che si intersecano senza mai incontrarsi realmente "la speranza è nella ricerca della libertà più che in quella della felicità, che è un sentimento più da impiegati".

Pietro ha scritto il film a 22 anni, "quando la carriera da attore non mi andava benissimo". Sei anni dopo sta vivendo una fase molto diversa. Dopo aver vinto a Venezia l'attore/regista è sotto i riflettori come interprete di Francesco Totti nella serie preparazione sul campione, "Speravo de morì prima" al debutto nel 2021 e nel prossimo film di Gabriele Mainetti, "Freaks out". "E' un un momento un po' disorientante, è arrivato tutto insieme, ma l'importante è cercare di mantenere viva quella rabbia che nutre la voglia di raccontare", ha raccontato.