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Gualtieri: "Nel 2021 da Manovra e decreti 70 miliardi per la ripresa" | "Mes? Posizioni diverse, confronto in maggioranza"

Il ministro dell'Economia annuncia: "Assegno unico fino a 200 euro a figlio. Per la Cig nel 2021 stanziamo 5 miliardi". Conte: "Sul Mes confronto in sedi opportune"

Per il 2021 il governo mobilita "circa 70 miliardi di risorse per la ripresa" tra quelle già stanziate con i decreti durante l'emergenza e quelle della Manovra. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. "Aumentiamo le risorse per l'edilizia scolastica e universitaria e per prevedere anche l'anno prossimo l'esenzione" per le famiglie meno abbienti e "la no tax area per le famiglie sotto i 20mila euro", ha poi spiegato.

"E' una Manovra importante e ambiziosa che offre un forte impulso per la ripresa e punta sugli investimenti", ha precisato il ministro, durante una conferenza al fianco del premier Giuseppe Conte. 

"Estenderemo Cig con 5 miliardi per il 2021" Tra le misure, figura anche l'estensione della cassa integrazione, "stanziando 5 miliardi con un decreto specifico che chi ha finito le settimane a novembre e arrivare tutti al 31 dicembre e poi per il 2021 stanziamo 5 miliardi di cassa integrazione per tutelare l'occupazione, lavoratori e imprese - ha detto ancora Gualtieri -. Poi per noi è importante l'occupazione: c'è la decontribuzione per gli under35 per i giovani e poi la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno per facilitare le assunzioni al Sud".

Assegno unico fino a 200 euro a figlio Con la Manovra, ha affermato ancora Gualtieri, "mettiamo le risorse per far partire dal primo luglio l'assegno universale per le famiglie con figli, che potrà arrivare fino a 200 euro al mese per figlio per tutte le tipologie di famiglie". 

"Le misure del governo hanno salvato milioni di posti di lavoro"  "Le misure adottate dal governo hanno protetto l'occupazione, visto che c'è stato un calo - ha proseguito -. Ma è stato contenuto sotto al 2% pur con un calo del Pil del 9%. Dunque le misure del governo hanno salvato milioni di posti di lavoro".

"Stop licenziamenti fino a fine anno" E proprio sul fronte lavoro, Gualtieri ha aggiunto: "Prorogheremo il divieto di licenziamento fino a fine anno, mentre per quanto riguarda il 2021 stiamo valutando insieme ai sindacati le modalità per garantire nella fase di emergenza una adeguata tutela. Su come, quali restrizioni aggiuntive ci sarà un incontro mercoledì con i sindacati. Il governo è aperto a trovare soluzioni".  

"Modello tedesco? Ciò che conta è il calo delle tasse" "La possibilità di realizzare la curva alla tedesca o gli scaglioni è uno dei temi e non il più importante ma ci sono punti di vista diversi. Noi non rinviamo alla prossima legge di Bilancio ma faremo una legge delega che definirà la riforma fiscale. Abbiamo stanziato le risorse aggiuntive e quindi nell'ambito di questo monte di risorse lavoreremo dentro una legge delega e l'elemento più importante è quanto ridurremo il peso dell'Irpef. E' in corso un lavoro approfondito, dove non ci sono partiti presi ma un lavoro comune per un disegno molto ambizioso".  

"Sul Mes posizioni diverse, sarebbe un vantaggio per gli interessi" In merito alla possibilità di ricorrere al Mes, Gualtieri ha precisato che all'interno della maggioranza "ci sono posizioni diverse ma faremo un dibattito. Il Mes costituisce una linea di credito senza condizioni, l'unica è usare queste risorse in ambito sanitario. Il tasso è quasi zero, sono quasi 36 miliardi, non è un fondo perduto. La linea è stata immaginata per un Paese in difficoltà a reperire la cassa per le spese sanitarie. Non è vero che ci sono condizioni, il Mes ti fa risparmiare circa 300 milioni di interessi in 10 anni. Io sono da sempre favorevole al Mes, tuttavia è bene sapere che non sono 37 miliardi in più per la sanità. L'Italia non e' in deficit di liquidità, per l'Italia c'è' un vantaggio sugli interessi". C'è "un dibattito in corso" e bisogna chiedersi se sia meglio "essere l'unico Paese europeo che lo chiederà o se sia meglio non essere l'unico e rinunciare a questi 300 milioni. E' un dibattito che può proseguire ma se ricondotto all'entità del problema può forse essere affrontato con maggiore serenità".

Conte: "Sul Mes confronto in sedi opportune ma non è la panacea" Anche Giuseppe Conte è quindi intervenuto sul tema del Mes: "Ieri - ha puntualizzato il premier - non ho detto faremo così o così, ho chiarito le ragioni per cui in questo momento non può essere la panacea dei problemi. Non significa che la questione Mes è stata risolta ieri con una conferenza stampa. Ci sono le sedi opportune e sicuramente ci sarà l'opportunità di parlarne nelle sedi opportune".  
 

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