Il leader di Azione Carlo Calenda ha confermato l'intenzione di candidarsi a sindaco di Roma. "Se vado col centrosinistra lo deve decidere il centrosinistra, penso che sarebbe più facile per il Pd appoggiare uno dei loro, ma uno dei loro non c'è, si devono accontentare", ha detto. E nel caso in cui i Dem dovessero presentare un loro candidato, Calenda ha confermato di essere "in campo fino in fondo per fare un percorso coeso".
"Ho appena governato 5 anni con Letta, Renzi, Gentiloni - ha poi proseguito rispondendo all'affermazione che ha un 'pessimo carattere' - Non devo dire di me se sono bravo e non ho pessimo carattere, sono passionale, ma per governare Roma serve passione. Se invece la preoccupazione del Pd è se saranno conservati degli assetti della città, allora deve essere chiaro che sarà difficile".
Calenda ha pure contestato l'affermazione degli esponenti Dem che lo accusano di aver promosso una scissione nel Pd subito dopo essere stato eletto al Parlamento europeo nelle liste del Pd: "Io sono uscito dal Pd, non dal gruppo Pd del Parlamento europeo Ue, questo per coerenza con il voto. Non ho fatto una scissione, non ho portato via nessuno, sono andato via da solo". Il leader di Azione, che ha criticato il governo sulla gestione della pandemia, ha anche detto che non rinuncerà a dire la sua sull'esecutivo sostenuto dal Pd, critiche comprese: "? Che uomo sarei? Ma ad ogni critica corrisponde una proposta dettagliata".
Il Pd Roma: "Calenda è contro di noi, divide e la destra brinda" - "Quella di Calenda ad oggi, malgrado aperture e disponibilità nostra, è una candidatura che lui sta costruendo contro tutto quello in cui il Pd crede: l'apertura e la partecipazione popolare per la scelta del candidato o il Governo di cui siamo parte fondamentale. Purtroppo ancora una volta divide e la destra brinda". Così in una nota il segretario del Pd Roma Andrea Casu.
Orlando: "Calenda si candidi ma non delegittimi primarie" - "Non sono un fan delle primarie, non ho mai sostenuto che fossero un carattere essenziale del Pd a differenza di molti miei compagni di partito. Le primarie sono un mezzo e non un fine. Un mezzo però che in momenti difficili ha saputo mobilitare energie, rompere rendite e sclerotizzazioni e consentito a molti cittadini di partecipare ad una scelta grazie alla passione e al sacrificio di tantissimi volontari. Detto questo, trovo assolutamente legittimo che Calenda si candidi a sindaco di Roma e altresì che decida di non partecipare alle primarie del centrosinistra. Mi pare invece assai discutibile il tentativo di delegittimare lo strumento con argomenti stravaganti, richiamando i limiti ed incidenti di percorso". Così su Facebook Andrea Orlando, vice segretario del Pd.
Rosato: "Iv con Calenda, il centrosinistra non aiuti la destra" - Carlo Calenda è un "ottimo candidato, ci siamo espressi così da subito, ancor prima che Carlo sciogliesse le riserve sulla sua disponibilità. È autorevole, può vincere e soprattutto saprà amministrare. Adesso cerchiamo di non farci del male, lo dico agli amici del centrosinistra, inventando modalità di discussione che avvantaggino solo la destra". Così Ettore Rosato, presidente di Italia viva, sulla candidature a sindaco di Roma dell'ex ministro del governo Renzi.