FOTO24 VIDEO24 2

Roma, cinghiali uccisi dalla polizia in un parco giochi: la protesta degli animalisti

Dopo quasi 24 ore dall'arrivo degli animali nel giardino Mario Moderni, gli agenti hanno sparato contro mamma e cuccioli. Gli ambientalisti denunciano un "omicidio" mentre si punta il dito contro la cattiva gestione dell'Ama

Twitter

Sono stati prima narcotizzati e poi uccisi la mamma cinghiale e i sei cuccioli che ormai da 24 ore si aggiravano per il parco giochi di via Gregorio VII a Roma. Gli animali erano stati attirati dai cumuli di immondizia abbandonati accanto al parco. A commentare la notizia Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che definisce l'episodio "indegno". Ma non è l'unico. "A Roma è stato commesso un omicidio" denunciano le associazioni animaliste Leidaa, Enpa e Animaliberaction.

Il Campidoglio ha fatto sapere che il sindaco Raggi ha chiesto agli uffici la costituzione immediata di una commissione d'inchiesta amministrativa per fare luce sui fatti e valutare eventuali profili di responsabilità. 

La decisione di abbatterli è stata presa dopo una giornata passata nell'incertezza, mentre sei cuccioli e mamma cinghiali si aggiravano tra i giochi del giardino Mario Moderni del quartiere Aurelio a Roma. "Mamma e cuccioli sono stati ammazzati. E' stato un omicidio: sono stati narcotizzati dalla polizia provinciale. Poi i veterinari della Asl hanno eseguito due punture con liquido mortale". A parlare Ilaria Riccitelli, volontaria Enpa, Ente protezione animali, che era sul posto.

Insieme a lei anche l'onorevole Michela Vittoria Brambilla che è anche la fondatrice della Leidaa, la Lega italiana Difesa animale e ambiente. "Ben prima che scoppiasse la rivolta ho contattato il governatore regionale, Nicola Zingaretti, per annunciare che la mia associazione, coi propri mezzi, sarebbe andata a recuperare la famiglia di cinghiali per farsene carico. La questione sembrava risolta". Poi, intorno alle 21, le forze dell'ordine si sono presentate al parco per procedere con la cattura e la condanna a morte degli animali.

I cinghiali erano comparsi già nella mattinata di giovedì, attirati probabilmente dai secchi pieni di rifiuti. "Per la mamma-cinghiale poteva rappresentare un rifugio sicuro per tutta la sua famiglia, - racconta la Repubblica - mentre è subito scattata la trappola con i cancelli del giardino che sono stati chiusi per bloccarli". Benvenuti aggiunge poi: "In quel momento era facile catturarli senza sopprimerli ed utilizzare le armi per narcotizzarli ed eseguire la condanna nel pieno centro della Capitale. - E poi punta il dito contro l'attuale amministrazione capitolina: - Responsabilità della Regione, l'inerzia della Sindaca Raggi, l'incapacità di raccogliere e gestire i rifiuti della città, hanno condannato a morte una inerme famiglia di cinghiali che potevano agevolmente essere rimesse in piena libertà in natura".

"Dopo tutti i mesi che i bambini hanno dovuto trascorrere lontani dalle aree giochi, adesso abbiamo anche il problema dei cinghiali che ne prendono possesso" ha infine sottolineato Marco Palumbo, presidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale.

Espandi