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Covid, verso la stretta in Lombardia: didattica a distanza parziale e nuove regole sui trasporti

Il governatore Fontana: "Abbiamo chiesto al Cts lo stop alle attività sportive di contatto anche per dilettanti". Il prefetto di Milano: "Non parliamo di coprifuoco, ma più controlli"

In Lombardia sono in arrivo nuove misure restrittive per il contenimento del coronavirus. "Abbiamo chiesto al Cts un intervento sui trasporti e lo stop alle attività sportive di contatto anche per dilettanti", ha detto il governatore Fontana. Sulla riduzione della movida non dovrebbe essere prevista la chiusura dei locali alle 21. Sulla scuola Fontana ha chiarito: "Tutti vogliono una didattica a distanza, non assoluta ma parziale, per le superiori". 

"Le nuove misure non saranno drammatiche - ha precisato Fontana al termine di un incontro con i sindaci delle città capoluogo della Regione in vista del summit con il Cts -. I lombardi posso essere meno preoccupati ma devono essere attenti alle misure altrimenti c'è il rischio che l'epidemia degeneri. Io, ad esempio, sono meno preoccupato che a marzo".

"Sospendere sport di contatto, anche dilettanti" "Abbiamo pensato che sia opportuno sospendere ogni attività sportiva di contatto anche per la categoria dei dilettanti, ma non gli allenamenti", ha spiegato ancora il governatore della Lombardia. 

"Interverremo su scuola e trasporti" Fontana ha quindi detto che il primo argomento della riunione con il Cts sarà la "riduzione delle persone sul trasporto pubblico locale", e quindi, legato a questo tema, "tutti ritengono sia necessario chiedere che si proceda a una didattica a distanza non assoluta ma parziale, che ci sia una possibilità di avere un'alternanza di didattica a scuola e a casa. Abbiamo chiesto che si cerchi di organizzare la distribuzione dell'inizio delle attività scolastiche, questo dovrebbe portare a una riduzione delle presenze trasporto pubblico. Un'altra proposta che faremo al Comitato tecnico scientifico è di richiedere al sistema universitario la possibilità di insistere sulla didattica a distanza con l'esclusione delle matricole e degli specializzandi".

Milano, focolaio in un campus interuniversitario: 25 positivi al covid

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Focolaio di coronavirus Sars-CoV-2 nel Collegio di Milano di via San Vigilio, quartiere Barona. Almeno 25 ragazzi del campus-dormitorio che serve diverse università risultano positivi. Altri 70 sono stati messi in isoalemento precauzionale.

"Stop al consumo di bevande dopo una certa ora"Una delle proposte al vaglio, sarà il "divieto del consumo di bevande sul suolo pubblico dopo una certa ora". "È stato richiesto dai sindaci che si proceda a maggiori controlli perché le misure trovino una applicazione precisa - ha concluso Fontana -. Non abbiamo ancora stabilito l'orario per il divieto di consumo di bevande perché vogliamo sentire il Comitato tecnico scientifico".

Prefetto di Milano: "No coprifuoco ma più controlli"  "Non parliamo di coprifuoco per favore perché la nostra vita non dipende solo dall'apertura di un bar e di un ristorante". Lo ha detto il prefetto di Milano, Renato Saccone, al termine della riunione con il governatore Fontana e i sindaci lombardi per valutare nuove restrizioni dopo l'aumento dei contagi da Covid. "Ma l'obiettivo è comune, cioè tempestività e omogeneità- ha aggiunto - e i controlli saranno ancora più incisivi e massicci con la nuova ordinanza".

In Lombardia 2.419 nuovi casi, 1.319 a Milano Sono 2.419 i nuovi positivi in Lombardia con 30.587 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, per una percentuale che dal 6.3% di ieri sale al 7,9%. A Milano si registra più della metà dei nuovi contagi (1.319). I decessi odierni sono 7, per un totale complessivo di 17.044 morti in Regione dall'inizio della pandemia. Sono in calo i posti occupati in terapia  in terapia intensiva (-1 per un totale di 71), mentre crescono i posti letto occupati negli altri reparti (+108, 834).

Coronavirus, controlli sulla movida milanese | Lamorgese: "I titolari dei bar stiano più attenti alle distanze"

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Weekend di controlli sulla movida milanese. Pattuglie di polizia locale e carabinieri hanno verificato il rispetto delle norme contro l'emergenza coronavirus nelle zone più frequentate, in particolare tra i Navigli e la darsena. Sulla situazione in città è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Sabato ho fatto un giro a Milano, guardavo i bar all'aperto, i tavolini erano molto ravvicinati, serve un senso di responsabilità anche da parte degli esercenti, dei bar e dei servizi commerciali", ha detto. "E' una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme".

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