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Coronavirus a Milano, allarme di Sala: "Rt superiore a 2, agire presto" | Il Sacco e il Fatebenefratelli diventano ospedali Covid

"E' una situazione preoccupante" dice il primo cittadino che però non annuncia misure restrittive: "Serve accordo con la Regione"

IPA

"La situazione preoccupa negli ospedali, è evidente che preoccupa la  tendenza", rispetto alle terapie intensive. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine del vertice in Prefettura sull'aumento dei contagi. "La tendenza, la crescita è veloce e bisogna agire in fretta", dice ancora Sala aggiungendo: "Da due giorni l'indice Rt nella zona della Città metropolitana di Milano ha superato 2, bisogna capire dove nascono i contagi".

"Dalla scuola non sembrano nascere i contagi" - "Resta da capire sulle norme del dpcm se si debba fare di più. Da un paio di giorni l'Rt ha superato il 2 nella Città metropolitana di Milano. Dal mio punto di vista, per capire se intervenire bisogna vedere piu' dove nascono i contagi che sono rivelati. C'è consenso sul fatto che nelle scuole non nasce un grande contagio, magari si rileva. Questo è il tema positivo delle scuole. C'è la possibilità di un tracciamento immediato. La cosa vale abbastanza per i luoghi di lavoro" che rispettano le regole. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo l'incontro in prefettura con il prefetto della città, Renato Saccone, a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche Antonio Pesenti, coordinatore delle terapie intensive dell'Unita' di crisi della Regione Lombardia, il professore Massimo Galli dell'ospedale 'Luigi Sacco' e il virologo Fabrizio Pregliasco.

Coronavirus, controlli sulla movida milanese | Lamorgese: "I titolari dei bar stiano più attenti alle distanze"

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Weekend di controlli sulla movida milanese. Pattuglie di polizia locale e carabinieri hanno verificato il rispetto delle norme contro l'emergenza coronavirus nelle zone più frequentate, in particolare tra i Navigli e la darsena. Sulla situazione in città è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Sabato ho fatto un giro a Milano, guardavo i bar all'aperto, i tavolini erano molto ravvicinati, serve un senso di responsabilità anche da parte degli esercenti, dei bar e dei servizi commerciali", ha detto. "E' una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme".

"Preoccupa la situazione negli ospedali - "La situazione preoccupa negli ospedali, e' evidente che preoccupa la  tendenza", rispetto alle terapie intensive. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al termine del vertice in Prefettura sull'aumento dei contagi a cui hanno partecipato oltre al prefetto, Renato Saccone, anche virologi e medici. "Oggi 72 persone sono in terapia intensiva e alcuni mesi fa erano 1.500. Ma la tendenza, la crescita e' veloce e bisogna agire in fretta", ha concluso.

"Didattica a distanza totale sarebbe un errore" - "Una cosa su cui c'è consenso è che nelle scuole non nasce un grande contagio, magari si rileva. Sono luoghi più vigilati e c'è possibilità di tracciamento immediato". Ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. "Lo stesso vale anche nei luoghi di lavoro dove le aziende controllano.  Credo che sarebbe un errore  immaginare che nelle scuole o nelle Università si vada verso una didattica a distanza totale. Credo che la didattica a distanza associata alla presenza sarebbe utile", ha concluso.

"Serve accordo con Fontana per efficacia misure" - "Credo che serva metterci d'accordo con il presidente Fontana per una questione di efficacia e per non dare idea di un intervento non concordato. Sarebbe un errore che la Regione si muova" in un modo e il Comune in un altro. Ha aggiunto ancora il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Pronto Soccorso Sacco Milano accettano solo malati Covid - Dato il picco di casi di coronavirus in città, i reparti di pronto soccorso degli ospedali Sacco e Fatebenefratelli di Milano hanno deciso di accettare solo malati con Covid-19 e dirottare su altri ospedali milanesi i pazienti con altre patologie.  La decisione è stata presa per tutelare i malati non Covid con patologie urgenti indifferibili e riorganizzare così i reparti.

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