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Covid, Conte: "La curva dei contagi risale, serve cautela ma non manderemo la polizia nelle case private"

Il premier illustra i contenuti del nuovo Dpcm: "Il nostro obiettivo è quello di evitare un nuovo lockdown. Sì a comportamenti prudenti, ma dobbiamo ricominciare a far correre l'economia"

"Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire questa fase". Lo afferma il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa a palazzo Chigi per spiegare le nuove misure del dpcm. "La curva dei contagi sta risalendo, non ci possiamo permettere distrazioni - aggiunge Conte -. Dobbiamo migliorare i comportamenti anche in abitazioni private, le feste in casa sono insidie pericolose".

Locali chiusi alle 24 e niente più feste - Locali chiusi alle 24, consumi solo ai tavoli dalle 21 con stop dei consumi all'esterno di bar e pub per evitare assembramenti. Queste sono alcune delle indicazioni del dpcm illustrato dal premier, che aggiunge: "Discoteche e sale da ballo il governo non le ha mai riaperte: resteranno chiuse. Nei locali pubblici non saranno più consentite feste, a meno che non siano connesse a cerimonie come matrimoni o battesimi, e anche in questi casi con il limite di trenta partecipanti". 

"Non vogliamo un nuovo lockdown" - Il premier chiarisce che "il nostro obiettivo è molto chiaro: dobbiamo evitare di far ripiombare il Paese in un lockdown generalizzato. La vita sociale ed economica ha ricominciato a correre, gli indici economici sono positivi, dobbiamo ricominciare a correre per preservare il tessuto produttivo e la salute".

Coronavirus, tutto quello che è vietato col nuovo dpcm

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Vietate gare, competizioni e attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti da parte delle società professionistiche.
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Vietate gare, competizioni e attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti da parte delle società professionistiche.  
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Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, "con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori" all'aperto e 200 al chiuso.
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Le feste conseguenti alle cerimonie possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. 
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Restano chiuse le sale da ballo e discoteche. Consentite, con le regole fissate dai protocolli già in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni.
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Sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
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Salvaguardate le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, nonché le attività di tirocinio
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Nelle abitazioni private è  fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero superiore a 6
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Per cinema e concerti resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1.000 all'aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l'altro e di assegnazione dei posti a sedere
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L'accesso di parenti e visitatori alle Rsa (e simili) è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura
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Stretta sulla movida: bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie aperti fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo
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Sale giochi e scommesse aperte a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l'andamento della situazione epidemiologica locale
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Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento
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L'accesso a parchi e ville condizionato al divieto di assembramento e al rispetto della distanza di sicurezza di un metro
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L'accesso ai luoghi di culto avviene in modo da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro
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L'apertura è assicurata garatenendo modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro
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Deve essere assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali piu' del tempo necessario all'acquisto dei beni.  
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Si raccomanda il lavoro agile, dove possibile, l'incentivare ferie e congedi, l'assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento
Le nuove misure saranno valide fino al 13 novembre. Ma se la situazione contagi dovesse ulteriormente aggravarsi saranno prese altre misure. Nel frattempo ecco cosa gli italiani sono chiamati a fare per evitare il diffondersi del coronavirus.

"Italia meglio di altri Paesi, nessuna distrazione" - Le misure inserite nel nuovo Dpcm, precisa Conte, "ci consentiranno di affrontare questa nuova fase dell'epidemia. Alcuni Paesi sono in una situazione molto critica, in Italia la situazione è migliore ma non possiamo permetterci distrazioni, non possiamo abbassare il livello di concentrazione". Misure molto più restrittive di quelle adottate, aggiunge, "sarebbero sproporzionate e rischierebbero di non essere rispettate. Ci impegniamo a non adottare misure più severe di quelle necessarie e tenere sotto controllo la curva".

Sport da contatto solo per professionisti e dilettanti - Conte va avanti spiegando che "non saranno consentite le partite di calcetto e di basket che tanto ci piacciono, non sarà consentito lo sport da contatto amatoriale mentre proseguirà per le società professionistiche e dilettantisitche che rispettano le linee guida". 

Scuola, "no alle lezioni a distanza" - Sull'ipotesi di un ritorno alla didattica a distanza Conte spiega che "non c'erano e non ci sono ora i presupposti. Per la scuola abbiamo fatto tanti sacrifici in termini di investimento di risorse e impegno per far tornare i ragazzi a scuola in sicurezza perché la scuola è un asset privilegiato da tutelare. Continueremo a farlo. Dalle verifiche nell'ambito della scuola le condizioni di sicurezza si stanno rivelando efficaci anche per la responsabilità dei docenti, del personale e dei ragazzi. Non si creano generalmente focolai, ma dobbiamo stare attenti a tutto quello che ruota attorno alla scuola". 

Trasporti, "situazione critica: monitoriamo" - Conte ammette che "quella dei trasporti è una situazione sicuramente critica, perché al di là degli sforzi del contingentamento è chiaro che ci sono momenti di affollamento. Dobbiamo evitarli, continueremo a monitorare la situazione e a investire per garantire la sicurezza". 

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