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Coronavirus, Gimbe: aumentano casi e ricoveri, male 7 Regioni

Coronavirus, tutto quello che è vietato col nuovo dpcm

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Vietate gare, competizioni e attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti da parte delle società professionistiche.
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Vietate gare, competizioni e attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti da parte delle società professionistiche.  
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Per le competizioni sportive è consentita la presenza di pubblico, "con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori" all'aperto e 200 al chiuso.
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Le feste conseguenti alle cerimonie possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. 
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Restano chiuse le sale da ballo e discoteche. Consentite, con le regole fissate dai protocolli già in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni.
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Sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado
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Salvaguardate le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, nonché le attività di tirocinio
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Nelle abitazioni private è  fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero superiore a 6
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Per cinema e concerti resta il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1.000 all'aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l'altro e di assegnazione dei posti a sedere
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L'accesso di parenti e visitatori alle Rsa (e simili) è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura
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Stretta sulla movida: bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie aperti fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo
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Sale giochi e scommesse aperte a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l'andamento della situazione epidemiologica locale
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Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento
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L'accesso a parchi e ville condizionato al divieto di assembramento e al rispetto della distanza di sicurezza di un metro
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L'accesso ai luoghi di culto avviene in modo da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro
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L'apertura è assicurata garatenendo modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro
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Deve essere assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali piu' del tempo necessario all'acquisto dei beni.  
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Si raccomanda il lavoro agile, dove possibile, l'incentivare ferie e congedi, l'assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro come principale misura di contenimento
Le nuove misure saranno valide fino al 13 novembre. Ma se la situazione contagi dovesse ulteriormente aggravarsi saranno prese altre misure. Nel frattempo ecco cosa gli italiani sono chiamati a fare per evitare il diffondersi del coronavirus.

La Fondazione Gimbe segnala una nuova impennata nei contagi da coronavirus nel monitoraggio tra il 30 settembre e il 6 ottobre. Secondo i dati, i i nuovi casi sono saliti del 42,4%, con l'aumento dei pazienti ricoverati con sintomi (+18,9%) e in terapia intensiva (+17,7%). In 7 Regioni (Sicilia, Liguria, Lazio, Puglia, Piemonte e Abruzzo) la percentuale degli ospedalizzati è superiore alla media nazionale del 6,6%.

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