Torna libera l'orsa JJ4, che il 22 giugno aveva attaccato due uomini sul monte Peller. Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato dall'Ente nazionale per la protezione degli animali e dall'Organizzazione internazionale protezione animali, ha sospeso l'esecutività dell'ordinanza della Provincia di Trento che dispone la cattura dell'animale. La sospensione resta in vigore fino alla discussione collegiale cautelare, fissata per il 19 novembre.
Dopo l'annuncio del ricorso in appello per la liberazione dell'orsa JJ4, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha voluto commentare il pronunciamento del Consiglio di Stato liberandosi da ogni responsabilità sulle future azioni dell'orsa.
"Se domani mattina JJ4 attaccherà una persona, come purtroppo è già avvenuto, la responsabilità sarà di questa decisione. - E ha poi continuato - Si vede poche volte un provvedimento con questa urgenza ma ovviamente ne prendiamo atto. Crediamo però che non faccia gli interessi della comunità trentina".
La vicenda dell'orsa era divenuta caso nazionale al livello di M49. Madre di tre cuccioli, era stata catturata a giugno dopo un attacco. La terza sezione del Consiglio di Stato ha però emanato la sentenza per la sua liberazione, accogliendo il ricorso in appello delle associazioni Enpa e Oipa.
"E' una sentenza importantissima ed estremamente articolata e chiara, che afferma l'esigenza di una riforma totale dell'ordinanza che Fugatti ha pervicacemente voluto e difeso ricevendo, pochi giorni fa, il sostegno del Tar di Treno", hanno dichiarato le associazioni Enpa e Oipa.
Il testo - La sentenza afferma il carattere indispensabile della tutela cautelare, sottolineando il principio di "protezione rigorosa" assicurata all'orso in base alla direttiva europea Habitat recepita nell'ordinamento interno del Dpr n. 357 del 1997. In più aggiunge che non vi era alcuna urgenza a emanare l'ordinanza essendo passati ormai molti giorni accusando la Provincia di non aver tenuto presente dei pareri e delle analisi scientifiche indipendenti, basandosi solamente sui propri uffici.
Infine, non è stato fatto alcun riferimento sul futuro dei cuccioli dell'orsa JJ4, evidenziando, a seguito di una relazione firmata dai carabinieri Cites e forestali e dall'Ispra, che la struttura in cui era ritenuta non garantiva le condizioni di benessere degli animali, inderogabili anche sotto il profilo costituzionale.