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Covid, Guerra (Oms): "In Italia la situazione è sotto controllo ma il pericolo è vero"

Secondo l'esperto "la mascherina può aiutare molto se viene indossata da tutti e in maniera corretta. Limiti alle feste private? Messaggio di grande allerta.

Coronavirus, controlli sulla movida milanese | Lamorgese: "I titolari dei bar stiano più attenti alle distanze"

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Weekend di controlli sulla movida milanese. Pattuglie di polizia locale e carabinieri hanno verificato il rispetto delle norme contro l'emergenza coronavirus nelle zone più frequentate, in particolare tra i Navigli e la darsena. Sulla situazione in città è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese. "Sabato ho fatto un giro a Milano, guardavo i bar all'aperto, i tavolini erano molto ravvicinati, serve un senso di responsabilità anche da parte degli esercenti, dei bar e dei servizi commerciali", ha detto. "E' una battaglia che dobbiamo vincere tutti insieme".

"In questo momento la situazione" coronavirus in Italia "è ancora abbondantemente sotto controllo". Lo ha detto Ranieri Guerra, vice direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità e componente del Comitato tecnico scientifico. "Non siamo più di fronte a un rischio, siamo di fronte a un pericolo vero e completo", ha aggiunto, spiegando che "la mascherina può aiutare molto se viene indossata da tutti e in maniera corretta".

Contenere il rischio - Guerra, dunque, ha ripetuto che, al momento, la situazione nel nostro Paese è sotto controllo anche perché "siamo ancora con focolai che vengono identificati e in qualche modo contenuti". Impossibile, per ora, valutare, un possibile nuovo lockdown: "C'e' un documento che il Cts ha preparato e si basa su una serie di scenari possibili. La situazione è ancora abbondantemente sotto controllo. Con le nuove misure che il governo sta preparando cercheremo di contenere il rischio".

Misure efficaci? "Lo vedremo fra due settimane" - Per Guerra "non si tratta di bravura" quella dell'Italia rispetto agli altri Paesi europei che hanno contagi maggiori, "ma di andamento dell'epidemia e di misure messe in atto. L'Italia ha fatto un ottimo lavoro soprattutto su un impianto di monitoraggio continuo e di rilevazione continua con le amministrazioni locali. Altri Paesi, con una struttura più centralizzata, hanno preso un po' in ritardo il risorgere del contagio e della trasmissione. Speriamo che non sia il nostro futuro, che sia un'allerta talmente forte che le misure prese possano avere successo, ma lo vedremo tra un paio di settimane", ha concluso. 

Quarantena di 10 giorni - Sulla decisione di abbassare il periodo di quarantena a 10 giorni, Guerra è stato chiaro. "È cambiato l'accumulo di evidenze scientifiche che abbiamo. Sappiamo che per i contatti che non sono diagnosticati, la quarantena può essere rilasciata a 10 giorni. Il tampone diagnostico è poi un'altra misura. Se si vuole arrivare al 14esimo giorno senza tampone, è accettato. Altra cosa per i casi positivi", ha detto.

Le feste private - Una misura molto discussa è quella di limitare o vietare le feste private. ? "È un messaggio di grande allerta determinato da un fatto incontestabile: la maggior parte dei contagi avviene a livello domestico. Se la misura sia applicata, applicabile e come venga sorvegliata, dipende da quanto la gente possa capire l'elemento di forte allarme che esiste", ha sottolineato il vicedirettore vicario dell'Oms. 

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