Rincari su bollette di luce e gas, attenzione anche alle truffe
A partire da inizio mese le bollette del mercato tutelato hanno subito un aumento nel prezzo. In un momento come questo bisogna prestare molta attenzione ai truffatori
Dal primo ottobre le bollette di luce e gas del mercato tutelato sono aumentate sensibilmente. Nel primo caso di tratta di un incremento del 15,6% mentre nel secondo dell'11,4%. In una situazione di cambiamento come questa molti clienti, su un totale di 15 milioni, potranno cercare un fornitore più conveniente. Per evitare di incappare in qualche truffa o raggiro bisogna prestare molta attenzione a chi suona al campanello proponendo tariffe "super-economiche".
Secondo un'indagine realizzata da mUp Research e Norstat per Facile.it più di sei italiani su dieci vorrebbero tagliare la bolletta telefonica mentre per il gas è poco più della metà. Visti i numeri i promotori dell'inchiesta hanno stilato qualche consiglio contro i tentativi di truffa che possono arrivare da tutte le parti. Via mail, al telefono o anche porta a porta, promettendo una spesa più a portata delle nostre tasche. La cosa principale in casi come questi è l'identificazione della persona che sta parlando in modo da poter riscontrare la sua presenza tra lo staff dell'azienda per cui dice di lavorare.
L'ARERA - Esiste un'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a cui è possibile chiedere aiuto per analizzare e verificare un contratto, la correttezza delle informazioni offerte e, soprattutto, che la società in questione abbia l'autorizzazione ad operare e sia regolarmente riconosciuta dall'autorità. Uno dei motivi che più di tutti spinge i clienti a cercare una nuova fornitura infatti, è l'aumento del prezzo. Aspetto su cui i truffatori fanno leva promettendo un contratto migliore ed esasperando danni economici della società con cui i clienti hanno un contratto in essere, che nella realtà non esistono.
Un codice univoco - Ogni bolletta è composta da un codice alfanumerico preciso e sempre uguale, POD per l'energia elettrica e PDR per il gas. Questo numero resta uguale anche nel caso in cui viene cambiato fornitore ed è il primo dato che il truffatore cerca di ottenere. Infatti, una società che fornisce energia elettrica non ha alcun bisogno di richiedere questo codice in quanto già legato al nominativo del cliente. Oltre a questo, bisogna prestare attenzione a non dire "No", "Sì" o "Lo confermo", frasi che un truffatore potrebbe registrare e utilizzare per confermare un contratto senza il nostro reale consenso.
Nel caso in cui questo dovesse avvenire, esiste comunque la possibilità di tornare indietro. Se si hanno le prove che il contratto è stato attivato con l'inganno lo si può disconoscere inviando un formale reclamo e sporgendo denuncia all'Autorità Garante. Se invece semplicemente si è cambiato idea, ci si può avvalere entro 14 giorni dalla firma o dall'invio della conferma del contratto, del "diritto di ripensamento". Solo nel caso in cui il nuovo fornitore ometta di comunicare le tempistiche entro le quali esercitare questo diritto, il termine sarà di 12 mesi.
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