LA SCHEDA

Vaccino antinfluenzale 2020/21, chi deve farlo? | Le regole da seguire

Ecco le categorie per cui è indicato ed offerto gratuitamente e le modalità per procedere alla somministrazione

© Afp

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che vogliano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. In concomitanza con la pandemia da coronavirus, vaccinarsi è ancora più importante per non confondere i sintomi dell'influenza con quelli del Covid-19. La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l'influenza.

A chi è rivolto il vaccino antinfleunzale? Chi ne ha diritto gratuitamente?
Sono diverse le categorie invitate a vaccinarsi e per le quali il vaccino è gratis. Procediamo con ordine seguendo le indicazioni del ministero della Salute: le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum", i soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, i soggetti di età pari o superiore a 65 anni, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato), medici e personale sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco, allevatori e addetti al trasporto di animali, veterinari, donatori di sangue.

E le altre categorie? Dove ci si può vaccinare e quanto costa? 
Se non si appartiene a nessuno dei gruppi indicati, sarà necessario acquistare il vaccino in farmacia (disponibile da ottobre e fino a gennaio), per farselo somministrare dal proprio medico di base. Il ministero della Salute suggerisce di procedere con la vaccinazione entro fine novembre visto che sono necessarie  due settimane per sviluppare gli anticorpi di protezione dal virus. Il costo del vaccino è variabile, nella maggior parte dei casi è compreso tra 14 e 25 euro a dose.

Anche gli immunodepressi possono vaccinarsi?
Il vaccino antinfluenzale stagionale, non contiene virus viventi, bensì soltanto gli antigeni di superficie del virus influenzale; quindi, anche nelle persone immunodepresse (per effetto di terapie immunosoppressive o per effetto di altre patologie) la somministrazione del vaccino antinfluenzale è sicura; tra l’altro, la circolare dedicata alla prevenzione dell’influenza stagionale, indica espressamente le persone con malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi e quelle con immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV tra i soggetti destinatari dell’offerta della vaccinazione.

C'è il rischio di contrarre l'influenza dallo stesso vaccino?
I vaccini inattivati contengono il virus ucciso o parti di questo (antigeni di superficie emoaglutinina e neuroaminidasi, subunità virali) che non possono causare alcuna malattia. I vaccini a base di virus vivente (non usati in Italia) contengono l’elemento virale ma questo è stato attenuato per cui non è in grado di causare la malattia. In entrambi i casi, la somministrazione del vaccino può causare lievi effetti collaterali caratterizzati da una sintomatologia simile a quella dell’influenza, ma molto meno marcata.

Vai al documento

Chi non deve vaccinarsi?
Il vaccino non va fatto ai bambini sotto ai sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età). La vaccinazione della mamma e degli altri familiari è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta. Non devono a farlo anche i soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Inoltre, una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.
 

Il vaccino è obbligatorio?
No, non è obbligatorio ma fortemente consigliato per le categorie indicate sopra. Recentemente il Tar del Lazio ha annullato un'ordinanza regionale che rendeva obbligatorio il vaccino antinfluenzale per gli over 65.

A chi bisogna rivolgersi per fare il vaccino?
Ogni Regione e Provincia Autonoma stabilisce le strutture deputate alla vaccinazione. Oltre ai Servizi di vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, partecipano alle attività di vaccinazione anche i Medici di Medicina Generale e Pediatri di libera scelta.

Il vaccino si può fare anche in farmacia?
Alcune Regioni si stanno muovendo in questa direzione. Nel Lazio (dove la somministrazione parte il 15 ottobre) le farmacie possono venderlo e in quei casi in ci sono requisiti tecnici legati a locali idonei, attrezzature e personale, possono anche somministrarlo.